a Peppino Impastato e Santo De Luca

giovedì 30 aprile 2009

mercoledì 29 aprile 2009

La doppia vita di Cofferati: l’ex leader Cgil condannato per condotta antisindacale

Sette anni fa, a guida della Cgil, aveva portato al Circo Massimo tre milioni di persone per difendere lo Statuto dei lavoratori. Sergio Cofferati, sindaco uscente di Bologna ed ex segretario nazionale della Cgil, lunedì è stato condannato per non aver rispettato proprio quello stesso statuto: condotta antisindacale.
I ruoli nella storia, diceva Hegel, per paradosso si invertono: il servo diventa padrone. E a Bologna, il “Cinese” si trasforma: da “girotondino” in sindaco “sceriffo” e da ex leader sindacale contrasta gli scioperi. Prima una cosa, poi il suo contrario.Il 23 marzo del 2002, infatti, il “Cinese” era ancora il numero uno della Cgil e aveva guidato una folla di 3 milioni di persone al Circo massimo per protestare contro la riforma dell’articolo 18. Dopo sette anni, è stato condannato dal tribunale del Lavoro di Bologna per condotta “antisindacale” in qualità di rappresentante legale e presidente della Fondazione del Teatro Comunale di Bologna: non ha rispettato l’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori. Tutto è nato durante la rappresentazione a fine marzo della Gazza ladra: i rappresentanti dei lavoratori dell’Ente lirico della Cisl e Fistel-Cisl e Fisals-Cisal presentano un esposto al tribunale del Lavoro in seguito all’affissione in bacheca di un annuncio, firmato dal direttore del personale del teatro, in cui si avvisava che, in caso di adesione allo sciopero proclamato per quattro giornate a partire dallo scorso 22 marzo (che avrebbero fatto quindi saltare la rappresentazione della Gazza ladra), non sarebbero stati pagati anche i dipendenti non aderenti allo sciopero. “Un comportamento intimidatorio per il quale abbiamo presentato un ricorso d’urgenza al Tribunale del lavoro sulla base dell’articolo 28 dello statuto dei lavoratori”, ha detto Marica Morara, il legale della della Cisal. Lo stesso sindaco di Bologna, melomane appassionato si era presentato, la scorsa settimana, durante l’udienza per difendere il Teatro.E all’Ansa il “Cinese” aveva sostenuto che a termini di statuto il responsabile non è il presidente della Fondazione, ma il sovrintendente, Mario Tutino. E che comunque in occasione di questi scioperi veniva violato da parte degli scioperanti uno dei principi cardine di una corretta lotta sindacale: e cioè che al danno inflitto al datore di lavoro con lo stop alle attività, corrispondesse un danno dei lavoratori, con la perdita della paga nelle ore di sciopero. Secondo Cofferati, in alcuni casi, in quel teatro era sufficiente che una sola categoria di dipendenti, magari gli addetti alle luci, alcune unità, bloccasse il lavoro di tutti. Col risultato che il danno era massimo per il teatro, mentre alle altre decine di dipendenti doveva essere riconosciuto per intero lo stipendio. In questo modo, aggiunse, diventava molto facile scioperare.Ma non è bastato: il giudice del tribunale del Lavoro, Filippo Palladino, lunedì lo ha condannato per comportamento anti sindacale, disponendo di “astenersi da tali comportamenti” e comminando il versamento delle spese di lite di 1.300 euro. Fistel Cisl e Fisal Cisal hanno commentato duramente: “Lo dice lo Statuto” ha detto l’avvocato Cristiani della Cisl “che è Cofferati il responsabile legale”. Secondo i legali e i sindacati, la lettera era “intimidatoria” perché mirava “a condizionare la libertà di sciopero e il suo svolgimento sereno” e aveva l’effetto di dividere i lavoratori, mettendo gli uni contro gli altri.
Insomma, non è davvero un buon periodo per il sindaco (agli sgoccioli) di Bologna. A ottobre, infatti, aveva dichiarato in un’affollata conferenza stampa che non si sarebbe mai candidato alle prossime amministrative e nemmeno alle europee. “Sarò un cialtrone se vado in Europa”, disse Cofferati davanti a una folla di cittadini, curiosi e giornalisti. Ma poi si è candidato lo stesso, alla faccia della promessa, e dell’epiteto, come capolista nel Nord Ovest, mandando su tutte le furie il governatore del Piemonte, Mercedes Bresso, che un pensierino a Bruxelles lo aveva fatto. Ma Sergio Cofferati è fatto così. Dopo aver guidato la Cgil dal 1994, nel settembre del 2002 è tornato alla Pirelli e ha iniziato a partecipare ai girotondi di Nanni Moretti. Passa un anno e ha deluso pure i girotondini accettando di essere lo sfidante di Guazzaloca per la conquista della poltrona di primo cittadino a Bologna e riportare al governo la sinistra nella città rossa per eccellenza. Vinse e dopo un anno Cofferati ha deluso pure la sinistra: nel 2005, infatti, si fa notare come sindaco “sceriffo” per la sua battaglia per la legalità contro lavavetri e baracche abusive, che lo portano alla rottura con Rifondazione, facendogli guadagnare il nomignolo di “podestà di Bologna” e attirando le simpatie della Lega che gli donò la tessera di “aspirante leghista”.
PANORAMA 27 APRILE

martedì 28 aprile 2009

ORA O MAI PIU', DIAMO ANCORA PIU' VOCE AL NOSTRO SINDACATO, COSTITUIAMO I BLOG DELLE RSA AZIENDALI!

Lettera del 24 aprile inviata alla Segreteria Nazionale, Territoriale Assicurativi e Bancari e a tutte le RSA Lombardia.
Care RSA,
nell'ultimo Direttivo abbiamo ascoltato con piacere, che la nostra "utopistica" idea dei blog aziendali inizia ad aver forma e riscontri.
http://italianauilca.blogspot.com Blog di RSA Italiana Ass.ni.
Pertanto vi invitiamo a contattarci, attraverso la Segreteria o se volete anche direttamente c/o la ns. RSA UILCA ITALIANA ,per qualsiasi chiarimento.
Anche la Mondial ha seguito il ns esempio, ma non deve essere l'unica!
http://uilcamondial.blogspot.com
Ricordandovi che il blog è solo una delle ns iniziative, a presto comunicheremo alla Segreteria le nostre nuove idee.
Ringraziamo il Dirigente Sindacale Meazza del gruppo SanPaoloIntesa, per aver iniziato un sodalizio bancario / assicurativo, in tal senso.
E' un bel proseguimento al nostro essere Sindacato, quello delle "belle bandiere".
Un fraterno saluto, buon 25 aprile a tutti!

PERMESSI PER L'ASSISTENZA DEI FAMILIARI DISABILI

CLICCA SUL LINK SOTTOSTANTE:
http://www.uilca.it/genfile.php?id=2432

lunedì 27 aprile 2009

UILCA LO STA FACENDO DA TEMPO E CONTINUERA' A FARLO...




"La crisi frena, guardiamo avanti nuove pensioni, via le province"

Marcegaglia: "Non siamo più in un precipizio, ma l'occupazione peggiorerà .Sarà un anno nero con un recupero nella seconda metà. Gli ammortizzatori hanno retto".
I sindacati hanno dato prova di grande responsabilità, anche la Fiom.
ROMA - Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria, ha trascorso gli ultimi sei mesi in trincea, schierata con le migliaia di piccoli imprenditori, di fatto il "nocciolo duro" della sua associazione, a combattere contro il congelamento del credito da parte dei banchieri e contro la cautela del nostro governo a mettere in campo risorse "vere", come disse. Ora Marcegaglia lancia le sue proposte per il dopo recessione e chiede le riforme. Perché dopo aver disegnato scenari nerissimi, la Confindustria si è iscritta al partito degli ottimisti, tra i quali ci sono Berlusconi e Tremonti? "Premesso che fare previsioni in questo contesto è molto difficile, le ricordo che il nostro Centro studi stima per il 2009 una caduta del Pil del 3,5 per cento. Dunque il 2009 sarà un anno assolutamente nero, ma quel dato sconta già un miglioramento nella seconda metà dell'anno". Quando prevedete la ripresa? "Fino a qualche mese sembravamo in un precipizio senza fine. Ora sappiamo che abbiamo toccato il fondo, ma non si può certo ancora parlare di ripresa. I miglioramenti si cominceranno a vedere nella seconda metà dell'anno. Resto convinta che per tornare ai livelli del 2007 ci vorranno dai due ai tre anni. Oggi ci sono diversi segnali non negativi destinati a rafforzarsi nei prossimi mesi. Negli Stati Uniti si prevede una ripresa già entro la fine di quest'anno, la Cina sembrerebbe a un passo da una ripresa vigorosa, la fiducia degli imprenditori tedeschi è in leggera risalita. E anche da noi la caduta dell'export si è arrestata".
Anche per l'occupazione il peggio è alle nostre spalle? "No. L'occupazione reagisce con mesi di ritardo. Per questo da qui a fine anno prevediamo un peggioramento della situazione occupazionale". Teme il rischio che scoppino tensioni sociali come è successo in Francia e in Gran Bretagna? "Devo dire che i nostri tanto bistrattati ammortizzatori sociali hanno retto bene di fronte alla crisi. La cassa integrazione ordinaria si è dimostrata utilissima, i correttivi introdotti dal governo sono stati adeguati, la cassa in deroga soprattutto per le piccole imprese è importante. Credo e spero che gli otto miliardi stanziati dal governo siano sufficienti a evitare conflitti sociali. È giusto anche dare atto al senso di responsabilità con cui nelle aziende e a livello locale i sindacati hanno gestito la crisi". Anche la Fiom e la Cgil? "La Cgil e la Fiom si stanno comportando bene, pure nelle aree considerate più calde: da Brescia a Reggio Emilia". Sarà lo Stato-capitalista a portarci fuori dalla recessione? "Pensare che sia lo Stato a guidare la ripresa dell'economia sarebbe un tragico errore". Berlusconi e Tremonti sostengono che l'Italia che uscirà dalla crisi sarà più forte. Lei è d'accordo? "No. Usciremo più forti solo se sapremo utilizzare la crisi per fare le riforme strutturali che vengono sempre rinviate. Altrimenti rischiamo di uscire dalla crisi esattamente nella posizione di prima. E non era una buona posizione". Quali sono le riforme da fare? "Sono quelle della pubblica amministrazione, della liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici locali dove sta crescendo l'occupazione da parte della politica, della previdenza, della sanità. E ancora: aboliamo le Province che non servono a niente come tanti altri enti inutili". Perché il governo che ha un così largo consenso evita di aprire questi capitoli? "Perché sono materie ad alto tasso di impopolarità". Considera insufficiente anche l'azione del ministro Brunetta? "Ha impostato un lavoro serio ma ora bisogna velocizzare la fase della realizzazione". Cosa propone per le pensioni e per la sanità? "Di alzare l'età pensionabile e, sul fronte sanitario, di tagliare gli sprechi". Non le pare una contraddizione che il presidente della Confindustria chieda un aumento dell'età pensionabile quando le imprese stanno ricorrendo a forme di prepensionamenti? "È vero. Ma una volta superata la crisi il problema si porrà identico. Si deve cominciare a ragionare sul dopo". La Confindustria ha proposto sgravi fiscali per le aziende che reinvestiranno gli utili. Con un debito alle stelle e un deficit in progressiva crescita come pensa che si finanzierà una misura di questo tipo? "In buona parte, nel breve-medio periodo, si autofinanzierà. Ripeto: dobbiamo pensare al dopo crisi in un mondo dove non ci sarà più un eccesso di credito". Tremonti proporrà al prossimo G8 l'idea di una nuova Bretton Woods per riscrivere le regole dell'economia mondiale. È d'accordo? "Sono contraria a un eccesso di regolazione. Il problema non è avere più regole, bensì regole migliori per coprire i "buchi" che hanno portato alla crisi della finanza".
27/4 La Repubblica.

giovedì 23 aprile 2009



ORA E SEMPRE: RESISTENZA.

W IL 25 APRILE.

Al mio caro Alvaro - nome di battaglia: Pincio, degno Compagno combattente della 27°Brigata Matteotti - Divisione Malatesta - decorato alla Med. di B. alla Resistenza.
Grazie Papà.

BLOG UN PROGETTO CONDIVISO.


La proposta di un blog, ogni RSA di UILCA assicurativi, si concretizza con l'apertura del blog di Mondial Ass.

BENVENUTI E AVANTI AL NUOVO SOLE NASCENTE.

http/www.uilcamondial.blogspot.com

martedì 21 aprile 2009

TRA LE TANTE INIZIATIVE PRO TERREMOTATI


Lezioni di educazione civica

LESSON NUMBER ONE!


lunedì 20 aprile 2009

UILCA ITALIANA IN TRINCEA PER AVIVA.

PRESENTI!

IN RICORDO DI IOLE MASTROENI

Con dolore e profonda tristezza, vi comunico che Iole Mastroeni ci ha lasciato per sempre, dopo un lungo periodo di malattia ed intensa sofferenza. Il ricordo di un'amica buona, generosa e di grande onestà intellettuale ci accompagnerà nel nostro lavoro per sempre.
La famiglia di Iole ha espressamente richiesto di non inviare fiori, ma per chi volesse ricordarla di effettuare una donazione. La Segreteria Nazionale ha già effettuato bonifico a favore di AIL - Associazione Italiana contro le Leucemie e Linfomi - Via Casilina, 5 00182 Roma - IBAN: IT 68 D 03002 03278 000007151837
causale: donazione a favore di Iole Mastroeni - Claudio Iannelli Via Gallia, 34 - 00183 Roma

Segreteria Nazionale
Comparto Assicurativo
00187 ROMA
VIA LOMBARDIA, 30

giovedì 16 aprile 2009

Nazioni e società.


"Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere."
"Ai miei occhi le società umane, come gli individui, diventano qualcosa solo grazie alla libertà."

Alexis de Tocqueville

Contratti, la Cgil si dissocia, Cisl e Uil con Confindustria

ROMA - Cisl e Uil hanno firmato con Confindustria l'intesa sulla riforma dei contratti: ci sarà una unico modello per pubblico e privato. Come previsto, la Cigil si è dissociata: il segretario Epifani ha consegnato una lettera al numero degli industriali Marcegaglia in cui spiega il suo no. "L'accordo è un errore, divide lavoratori e sindacati in un momento di crisi in cui si dovrebbe rimanere uniti" ha detto uscendo. "Il nuovo sistema riduce lo spazio della contrattazione, non la innova e non la amplia, e fa sì che il contratto nazionale non recuperi mai del tutto l'inflazione reale. Ora i lavoratori sono più deboli". La Marcegaglia si dichiara dispiaciuta. "Fino all'ultimo abbiamo cercato di fare il possibile per avere la Cgil al tavolo". Per la presidente di Confindustria "questo è un momento in cui devono prevalere logiche che ci uniscono, auspichiamo che nei contratti di categoria prevalga da parte di tutti senso di responsabilità. E' un accordo che va nella direzione Ue". La sigla per l'attuazione della riforma fa seguito agli accordi sottoscritti il 10 ottobre 2008 da Confindustria e Cisl e Uil, gli accordi tra le due confederazioni sindacali e le altre associazioni datoriali e l'intesa quadro tra Governo e parti sociali sottoscritta il 22 gennaio scorso a Palazzo Chigi.

mercoledì 15 aprile 2009

martedì 14 aprile 2009

25 Aprile

Il 25 aprile 1945 segna il culmine del risveglio della coscienza nazionale e civile italiana impegnata nella riscossa contro gli invasori e come momento di riscatto morale di una importante parte della popolazione italiana dopo il ventennio di dittatura fascista.
Alla liberazione dell’Italia dalla dittatura si poté arrivare grazie al sacrificio di tanti giovani ragazzi e ragazze che, pur appartenendo ad un ampio ed eterogeneo schieramento politico (dai comunisti ai militari monarchici, passando per i gruppi cattolici, socialisti ed azionisti), si chiamavano con un solo nome: partigiani; combatterono al fianco di molti soldati provenientida paesi diversi e lontani (dagli Stati Uniti all’Australia, senza dimenticare Inglesi e Francesi),ma tutti accolti come alleati.
La stessa storia dell’Italia repubblicana fonda interamente le proprie basi nell’esperienza dell’antifascismo che Piero Calamandrei definì “quel monumento che si chiama ora e sempre Resistenza”, elemento base di una nuova religione civile della nascitura giovane democrazia repubblicana.
Si è parlato più volte e da più parti della Resistenza come di “un secondo
Risorgimento i cui protagonisti furono le masse popolari” (S. Pertini).
Non è intenzione di chi scrive fornire una ricostruzione storica dei fatti e dei protagonisti, ma semplicemente sfatare una teoria storiografica revisionista che, negli ultimi anni, è molto di moda: la Resistenza come “guerra civile”.
Benché la Resistenza non sia stato un fatto coinvolgente la maggioranza degli italiani, ma solo quella relativa degli abitanti delle aree centro-settentrionali, essa non è stata affatto una guerra di italiani contro italiani, come, in Spagna nel 1936, si era avuto uno scontro di spagnoli contro spagnoli.
Infatti vi fu lo scontro tra soldati e combattenti italiani contro gli invasori tedeschi ed i collaboratori repubblichini, i primi, nel rispetto della pluralità politica, combattevano in nome della democrazia liberale o socialista che fosse, i secondi combattevano a fianco delle SS hitleriane sostenitrici della necessità di conquistare uno “spazio vitale” per la Germania nazista.
Chi scrive non vuole assolutamente cadere nella retorica resistenziale, ma è fortemente concorde col fatto che la Resistenza fu un momento edificante in cui si affrontarono i sostenitori della libertà, della democrazia e della giustizia sociale contro gli adulatori della tirannide di cui furono essi stessi le prime vittime, se di “guerra civile” si vuole parlare la si deve intendere come “per la civiltà” (Dante Livio Bianco), come “una guerra politica, popolare
….. .Una guerra democratica, in duplice senso, in quanto democratico è il suo metodo ed è democratico il suo ultimo, l’abbattimento di una dittatura e l’instaurazione di un regime fondato sulla partecipazione popolare al potere” (Norberto Bobbio, ora in D. L. Bianco, Guerra partigiana, Einaudi, Torino 1973, p. VIII).
Con ciò non si vuole fare un discorso relativo alle singole persone che combatterono su entrambi i fronti in buona fede che vanno sempre e comunque rispettate, se non altro per i dolori e le sofferenze che furono costretti a subire. Premesso tale rispetto per tutti i morti mi sembra lecito oppormi a quanto proposto da più parti (politiche e non) di trasformare il 25 aprile nel giorno della pacificazione nazionale per ricordare i morti: i morti, tutti i morti, si commemorano il 2 novembre e la questione della pacificazione nazionale è già stata risolta, in
chiave politica dall’amnistia promossa dall’allora Guardasigilli Palmiro Togliatti e, in chiave storiografica e letteraria da uno dei capi del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, il compianto senatore Leo Valiani, che, nel pubblicare il suo diario del periodo clandestino, nella dedica iniziale scrive “A Duccio Galimberti, per tutti i caduti,/ della nostra parte e dell’altra”, volendo così separare gli aspetti personali ed umani ( e umanitari?) della questione da quelli politici e storici.
Ciò che più rammarica è che la Resistenza, lungi dall’essere un momento corale di unità popolare e nazionale, sia divenuta “la resistenza incompiuta o interrotta destinata, come tutti i conati, a indicare una meta ideale più che non a prescrivere un risultato”(Norberto Bobbio, ora in D. L. Bianco, Guerra partigiana, op. cit., p. XI).
La Resistenza doveva divenire il “mito fondatore” su cui basare la Repubblica democratica scaturita dalle scelte dell’Assemblea costituente figlia della stessa esperienza partigiana, purtroppo ciò non è avvenuto completamente, ma quei valori di uguaglianza, democrazia e giustizia sociale, contenuti nella Prima Parte della nostra Costituzione sono sempre validi, attuabili ed a essi ogni democratico deve fare riferimento nella propria azione quotidiana.
LUCA MOLINARI

mercoledì 8 aprile 2009

BUONA PASQUA


C'ERA UNA VOLTA...

CONOSCIUTO COME




AVEVA IL POTERE DI PORTARE TUTTI IN UNO STATO DI




POI FINALMENTE

E DISSE:
VENITE CON NOI SUL NIDO DEL CUCULO... UILCA TI ASPETTA PER DIFENDERE TUTTO QUELLO CHE E' NOSTRO PER DIRITTO.

Cassa integrazione, a marzo è boom

L'Inps: + 925% rispetto al 2008
A marzo la cassa integrazione ordinaria è cresciuta del 925% rispetto allo stesso mese del 2008. Lo comunica l’Inps spiegando che nel primo trimestre 2009 l’aumento è stato del 589% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno.Il ricorso delle aziende alla cassa integrazione - fa sapere l’Inps, tenendo conto della cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria è cresciuto a marzo rispetto a un anno prima del 292% mentre nel trimestre è aumentato del 184% rispetto ai primi tre mesi del 2008. La cassa straordinaria - dice l’Inps - è cresciuta con «un ritmo compatibile con le dinamiche degli anni recenti» mentre l’ordinaria ha avuto un «incremento eccezionale» Le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria a marzo sono state 78,8 milioni mentre quelle di cassa straordinaria sono state di 39,7 milioni. Nella gestione ordinaria i settori con i maggiori incrementi rispetto a marzo 2008 sono stati il comparto meccanico (+1262%), il metallurgico (+7004%), il chimico (+1345%) e il legno (+1728%).
LA STAMPA 7/4/09

martedì 7 aprile 2009

Uil nazionale: comunicato stampa

Terremoto: le iniziative di solidarietà della UIL
Dolore per la tragedia che ha colpito l’Abruzzo, vicinanza a tutta la popolazione di quella Regione e immediata disponibilità a collaborare per interventi di assistenza rapidi ed efficaci. E’ quanto ha espresso la Segreteria nazionale della Uil al termine della riunione odierna in merito al drammatico terremoto che ha sconvolto quel territorio.
La Uil è vicina a tutti coloro che sono stati colpiti dal sisma ed è pronta ad una solidarietà concreta che sia in grado di alleviare le sofferenze di quella popolazione.
A questo proposito, la Segreteria nazionale della Uil ha deciso che sia necessario concordare con la Protezione Civile modalità e tipologie di interventi che risultino immediatamente utili.
Inoltre la Uil, insieme a Cgil e Cisl e anche tenendo conto delle esperienze maturate in precedenti circostanze, intende attivare una campagna per la raccolta di fondi da destinare, tempestivamente ed efficacemente, a tutti coloro che hanno subito lutti e danni personali e materiali.

lunedì 6 aprile 2009

TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA'

Il terremoto sconvolge l'Abruzzo.
Crolli all'Aquila, 27 morti e 40 dispersi
Il sisma, di magnitudo 6,3 Richter, ha colpito la zona intorno al capoluogo abruzzese. L'epicentro a 95 chilometri da Roma. La Protezione civile conferma: decine di morti nei paesi. Lesionati anche edifici in cemento armato. All'Aquila crolla una parte della casa dello studente. Convocato il comitato operativo della protezione civile. Bertolaso: "La peggiore tragedia dall'inzio del millennio". Sarà dichiarato lo stato d'emergenza. La scossa avvertita con forza a Roma.
ULTIMA ORA:
08:48 Protezione Civile: "Gli sfollati saranno 45/50 mila"
Potrebbero arrivare a 45-50mila, secondo le stime della Protezione civile, gli sfollati a l'Aquila e nei paesi vicini per i danni provocati dal terremoto che alle 3.32 di questa mattina ha coilpito il capoluogo abruzzese. Gli edifici inagibili potrebbero essere tra i 10 e i 15mila.
08:47 La scossa avvertita anche a Roma; nessun danno
La fortissima scossa di terremoto che ha colpito in maniera devastante questa notte l'Abruzzo è stata avvertita anche a Roma. Nella notte, intorno alle 3,32, hanno tremato anche gli edifici della capitale. La gente in alcuni quartieri è scesa per strada. Ma non risultano edifici lesionati.
08:46 Le vittime sono salite a quota 27
Il numero dei morti, secondo fonti ospedaliere, è salito a 27. La situazione all'ospedale dell'Aquila diventa sempre più drammatica di minuto in minuto. Ci sono intere zone dove si stanno effettuando i primi interventi che sono in reale pericolo di inagibilità, tanto che numerosi medici medicano i feriti all'aperto di fronte alla entrata principale del pronto soccorso.
08:43 Berlusconi firma lo stato d'emergenza
Il premier Silvio Berlusconi ha firmato il decreto che stabilisce lo "stato d'emergenza". Berlusconi sta valutando se rinviare il viaggio in Russia davanti alla drammaticità della situazione in Abruzzo
08:21 Le vittime sono salite a 20
Aumenta il numero delle vittime della scossa di terremoto che ha colpito L'Aquila e le zone limitrofe. Ora i corpi estratti sono 20.
08:06 Protezione civile: "Finora 17 morti e 40 dispersi"
Il bilancio continua purtroppo a peggiorare. Secondo la protezione civile, le vittime sono 17, le persone disperse almeno 40
08:05 Tra i paesi più colpiti c'è Roio Poggio
Tra i paesi più colpiti dal terremoto di questa notte ci sono anche quelli di Roio Poggio (che sarebbe gravemente lesionato), Massa, Paganica e Fossa
08:00 "Sei dispersi alla Casa dello studente"
Una delle strade più colpite dai crolli è via XX Settembre, dove si trova la Casa dello studente. In ospedale sono arrivati due ragazzi, che abitano in una traversa di via XX Settembre, e hanno dichiarato che nel loro palazzo crollato sarebbero dispersi sei giovani studenti.
07:57 Inagibile la struttura ospedaliera dell'Università
La struttura ospedaliera e universitaria del Delta di Medicina è inagibile e i primari dei reparti hanno deciso di trasferire i pazienti lungo il tunnel di collegamenti in cemento armato dove, secondo i tecnici, non ci sono pericoli di crollo.
07:52 Via XX Settembre, trovata una persona viva
Si scava tra le macerie di una palazzina di via XX Settembre. Trovata una donna in vita. E' stata portata subito al'ospedale
07:51 Estratto dalle macerie il corpo di uno studente
Il corpo senza vita, probabilmente di uno studente, è stato estratto in questo momento dallo stabile completamente crollato in piazzale Paoli nei pressi della villa comunale dell'Aquila. Sotto la macerie potrebbero esserci decine di corpi.
07:49 Si scava tra le macerie della casa dello studente
La palazzina che ospita la casa dello studente, un edificio moderno di tre piani, è parzialmente crollato, tutta un'ala della casa si è accasciata al suolo mentre un'altra parte è gravemente lesionata. I vigili del fuoco stanno scavando tra le macerie perchè, secondo alcuni ragazzi che si trovavano all'interno, ci sarebbero ancora delle persone sotto le macerie. Ancora comunque non è possibile tirare un bilancio ci sono stati diversi crolli in vari punti della città.

domenica 5 aprile 2009

IL SONDAGGIO DEI LETTORI.


SVELA IL NOME DI QUESTA IMMAGINE?
UNICO INDIZIO: C'E' SEMPRE.

giovedì 2 aprile 2009

I "SOMMINISTRATI" DEI SINISTRI

FUTURO O ILLUSIONE...

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