a Peppino Impastato e Santo De Luca

martedì 9 dicembre 2008

LE NOSTRE PROPOSTE PER UN SINDACATO NUOVO

QUESTA È LA NOSTRA POSIZIONE.

Con le aziende...

In un momento particolarmente difficile per l’economia mondiale, la trattativa con Confindustria sulla riforma del Sistema Contrattuale, iniziata con la presentazione della Piattaforma CGIL CISL UIL, ha prodotto nel mese di ottobre 2008 una proposta di linee guida, condivisa da UIL, CISL e Confindustria, sulle quali si è aperto il confronto con le altre Associazioni degli Imprenditori e con il Governo, al quale sta partecipando anche la CGIL.
In questo senso va anche il documento sottoscritto il 21 novembre 2008 con le Associazioni delle Imprese Artigiane (in questo caso la CGIL si è riservata una risposta) che, nel rivedere il sistema contrattuale secondo indirizzi analoghi, ha sancito anche l’impegno delle Parti per la definizione di un contratto unico per il settore e per il rafforzamento del sistema della Bilateralità cui è assegnata la gestione degli ammortizzatori sociali, con la previsione di un aumento delle indennità per i lavoratori sospesi.
La UIL ha condiviso le Linee Guida (vedi sintesi) perché individuano un sistema contrattuale adatto alle esigenze della contrattazione collettiva, profondamente cambiate rispetto al 1993.
● La scadenza triennale dei CCNL, la fissazione dei tempi per la presentazione delle piattaforme e per il negoziato, la possibilità di ricorrere alla mediazione interconfederale in caso di mancato accordo, la garanzia della copertura economica dalla data di scadenza del vecchio Contratto, eviterà le lunghissime vacanze contrattuali cui purtroppo molte categorie erano costrette.
● La costituzione di un sistema paritetico di governo delle relazioni sindacali, con l'istituzione di un Comitato Paritetico Interconfederale che controllerà il sistema e potrà intervenire in caso di problemi, realizza l'idea sempre sostenta dalla UIL di un sistema fondato anche sulla partecipazione e sulle regole anziché solo sul conflitto e sui rapporti di forza.
● Il superamento dell'inflazione programmata e l'adozione di un indice realistico e certificato come riferimento per i rinnovi contrattuali consentirà di tutelare realmente, con i CCNL, il potere d'acquisto delle retribuzioni, tanto più che i minimi tabellari verranno riadeguati se l'inflazione dovesse rivelarsi superiore. E' chiaro che l'indice di inflazione è un punto di riferimento, non un tetto insuperabile: è una garanzia per le categorie che ne hanno bisogno, non un laccio per quelle che hanno più risorse da redistribuire con il Contratto.
● Il secondo livello di contrattazione viene incentivato e reso più conveniente sia per le aziende che per o lavoratori dalla decontribuzione e defiscalizzazione dei premi di risultato, applicata anche ai lavoratori del comparto pubblico. L'istituzione dell'Elemento Perequativo per chi non ha premi aziendali garantisce un miglioramento retributivo anche ai lavoratori delle imprese minori.
● I CCNL potranno istituire fondi e enti bilaterali attraverso i quali erogare ai lavoratori servizi integrativi di welfare (dall'assistenza sanitaria agli ammortizzatori sociali), realizzando anche in questo caso una tradizionale rivendicazione della UIL.
● Tutto il sistema così disegnato mette in capo alle Parti Sociali e alla contrattazione tra di loro competenze e titolarità, fissando semplicemente delle regole di comportamento e delle garanzie. In questo senso è anche importante che sia stata prevista la certificazione della rappresentatività reale delle Organizzazioni Sindacali e Imprenditoriali.
Sulla base di queste proposte sta proseguendo il negoziato tra tutte le Parti Sociali e successivamente sarà coinvolto il Governo, per giungere ad un accordo sottoscritto e vincolante che varrà per tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato.
Non si tratta quindi di contare favorevoli o contrari ad un Patto da prendere o lasciare, ma di discutere per definire regole condivise: in questo senso occorre lavorare perché il consenso sia il più ampio possibile, ma senza riconoscere a nessuno il diritto di mettere veti.


CONTRATTARE... IL NOSTRO MESTIERE

Con il Governo...

La Uil esprime un giudizio articolato sulla manovra anti crisi emanata dal Governo, partendo dal presupposto che la strumentazione messa in campo è funzionale ma l’esiguità delle risorse è insufficiente.
In particolare, la Uil apprezza l’attenzione esclusiva che, per la prima volta, viene riservata ai lavoratori dipendenti e ai pensionati quanto alla redistribuzione delle risorse, tramite l’applicazione del cosiddetto bonus.
Si afferma così la linea della Uil: occorre rilanciare i consumi per riattivare la domanda interna, offrendo un sostegno a coloro che maggiormente hanno subito una perdita del potere d’acquisto.
Tuttavia, le risorse stanziate sono insufficienti: la Uil ritiene che a questo scopo sia possibile prevedere stanziamenti aggiuntivi anche seguendo le indicazioni pervenute dalla stessa Unione Europea.
In queste prossime settimane, nell’ambito delle procedure per la conversione in legge del decreto, la Uil si attiverà nei confronti delle forze parlamentari affinché venga innalzata a 35.000 euro la soglia fissata a 22.000 euro come tetto per l’erogazione del bonus ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, e a 10.000 euro la soglia stabilita a 6.000 euro per fruire della social card.

Per la Uil, inoltre, è particolarmente condivisibile la scelta di ampliare il diritto agli ammortizzatori sociali, anche con il coinvolgimento attivo degli enti bilaterali, per offrire elementi di garanzia a quei lavoratori che dovessero perdere il posto di lavoro in conseguenza della crisi economica e che attualmente non godono di alcuna tutela: dipendenti di piccole imprese, contratti a tempo determinato, apprendisti, lavoratori interinali e a progetto.

La Uil giudica positivamente l’accoglimento della nostra proposta di trasferire le risorse destinate alla detassazione degli straordinari verso la detassazione dei premi di produttività, in particolare per quanto attiene l’innalzamento del limite di reddito a 35.000 €. Tuttavia, ritiene necessario estendere tale misura al pubblico impiego e chiede il superamento del tetto sulla decontribuzione dei premi di risultato, ferma restando la contribuzione figurativa.

Altrettanto positivo è anche l’intervento sui mutui che va esteso, però, anche a quelli a tasso fisso.

La UIL apprezza la decisione di sospendere per l’anno 2009 ogni aumento automatico delle tariffe connesse all’energia, al gas, al trasporto pubblico ferroviario ed ai pedaggi autostradali.
La UIL chiederà che tale impegno diventi vincolante anche per le tariffe di pertinenza degli Enti Locali (Regioni, Provincie, Comuni)

Dovendo attendere la conversione in legge, l’attuazione delle misure previste partirà dai primi mesi del prossimo anno. Bisognerà allora vigilare sulla loro destinazione ed applicazione e, soprattutto, occorrerà porsi il problema della loro continuità e prospettiva, a partire dall’esperimento del bonus. A questo proposito, la Uil considera importante ragionare nell’ambito di un più vasto meccanismo di detassazione dei salari e delle pensioni che resta un obiettivo strategico.

La UIL considera contraddittoria la scelta di uno sciopero generale in questo momento e ritiene invece opportuno creare le condizioni di un vasto fronte di alleanze sociali che perseguano l’obiettivo e la logica del miglioramento della manovra governativa. Analogamente la UIL considera necessario portare a rapido compimento la riforma del sistema contrattuale.
Le iniziative che la Uil attiverà nelle prossime settimane saranno del tutto coerenti con questo spirito costruttivo e con gli obiettivi di crescita dei salari e di sviluppo del Paese.

Le iniziative che la Uil attiverà nelle prossime settimane saranno del tutto coerenti con questo spirito costruttivo e con gli obiettivi di crescita dei salari e di sviluppo del Paese.

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