a Peppino Impastato e Santo De Luca

martedì 10 novembre 2009

IL MURO DI BERLINO...

BERLINO - Venti anni fa cadeva il Muro. E Berlino ha ricordato, con una festa, l'evento che ha dato una svolta netta non solo alla storia della città e della Germania, ma anche a quella del XX secolo. La fine della barriera ha segnato anche la fine della divisione della città, dell'Europa e di due diverse visioni strategiche del mondo. Gli atti commemorativi sono cominciati con una messa ecumenica nella chiesa di Gethsemane, alla quale hanno assistito tra gli altri il presidente Horst Kohler e il cancelliere Angela Merkel. Poco prima la Merkel aveva inviato un messaggio alla nazione ricordando però che "la riunificazione non è ancora compiuta" perché all'Est la disoccupazione rimane con un tasso doppio di quello dell'Ovest", "rimangono ancora differenze strutturali tra Est ed Ovest" ed è su queste che bisogna mettere l'accento, se si vuole "arrivare a condizioni di vita uguali o paragonabili", senza creare gelosie tra le due parti della Germania. Poco dopo la messa, il sindaco-governatore di Berlino, Klaus Wowereit, ha visitato la cappella della Riconciliazione, non lontano dall'antica postazione di frontiera della Bernauer Strasse, dove sono state accese decine di candele in memoria di quanti persero la vita nel tentativo di attraversare il Muro per passare in Occidente. Sul posto è stato inaugurato un nuovo centro di informazione che fornirà documentazione e video sulla barriera che divise la città dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un momento significativo è stato quando Merkel, Mikhail Gorbaciov e Lech Walesa si sono incamminati lungo la Bornholmer Strasse per una passeggiata sui 138 metri del ponte Boesebrucke, uno dei sette passaggi di confine della città al tempo della Guerra Fredda. Sotto la pioggia, nascosta da un tappeto di ombrelli, Merkel è stata seguita dalle telecamere di tv arrivate da tutto il mondo.
Uno dei punti di controllo lungo i 155 chilometri del Muro si trovava proprio su questo ponte. Il checkpoint sulla Bornholmer Strasse veniva utilizzato per l'ingresso dei cittadini della Repubblica federale nell'allora Berlino Est. Ma la sera del 9 novembre del 1989, dopo l'annuncio della fine "immediata" delle restrizioni ai viaggi tra le due Germanie dato da Guenter Schabowski - membro del Politburo - il ponte venne attraversato dai primi cittadini dell'ex Repubblica Federale Tedesca (Rdt), che aprirono così la prima breccia nel Muro. Nelle ore successive e per tutta la notte, migliaia di persone varcarono il checkpoint mentre il muro crollava sotto i colpi della "rivoluzione pacifica". Intervistata dall'emittente pubblica Ard, Merkel, giunta dall'altra parte del ponte, ha ricordato le difficoltà del processo di riunificazione, già costato 1.300 miliardi di euro. I terreni espropriati dal regime comunista, ha commentato, si potevano restituire facilmente ma è molto difficile risarcire i cittadini dell'ex Rdt "per le occasioni mancate, così come per la paura e le preoccupazioni" vissute all'epoca dalle famiglie dell'ex Rdt. Due decadi dopo la caduta del Muro, la cancelliera ha ricordato che la disoccupazione nelle regioni dell'ex Repubblica democratica tedesca è ancora oggi il doppio rispetto a quella nell'ovest del Paese. Tuttavia, secondo il sondaggio Politbarometer dell'emittente tv tedesca Zdf, l'86% dei tedeschi ritiene che la riunificazione sia stata la decisione giusta. Anche Silvio Berlusconi è a Berlino: "Questa è una grande data - ha detto - e tutto ciò che è successo dopo, la globalizzazione del mondo e internet, non sarebbe potuto accadere se la Germania fosse stata ancora separata dal resto dell'Europa e dalla libertà". In serata i capi di Stato e di governo hanno raggiunto la Pariser Platz, davanti alla porta di Brandeburgo per assistere al concerto della Staatkapelle di Berlino e del coro della Staatsoper diretta dal maestro Daniel Barenboim. Sulla tribuna d'onore, il presidente francese Nicolas Sarkozy si è seduto al fianco della cancelliera tedesca Angela Merkel. Al termine del concerto gli ospiti hanno attraversato la celebre porta per raggiungere Platz des 18 Maerz per seguire gli interventi di Merkel, del sindaco di Berlino e dei rappresentanti dei quattro ex alleati. "Il nove novembre del 1989 voi berlinesi avete rovesciato lo status quo mondiale, avete realizzato un sogno di libertà e il nove novembre era il mondo intero che guardava Berlino", ha ricordato il presidente francese. Barack Obama, assente a Berlino, non è voluto mancare alla cerimonia. Il presidente americano ha inviato a sorpresa un videomessaggio durante la cerimonia in cui ha ricordato come la caduta del Muro sia stato "il più chiaro segnale di rifiuto della tirannia" e "non poteva essere una più forte affermazione di libertà". Prima dell'inizio della cerimonia ufficiale di fronte alla Porta, i leader europei, insieme al presidente russo Dmitry Medvedev e al segretario di Stato americano Hillary Clinton, hanno posato per la foto di rito, con il logo dell'anniversario della caduta del Muro. Ma l'evento-clou della giornata è stato l'abbattimento della catena di pezzi giganti di domino, lunga un chilometro e mezzo, creata sull'antico tracciato del Muro, dipinto da artisti e studenti di tutto il mondo. Davanti ad oltre centomila persone, l'ex leader di Solidarnosc ha fatto cadere il primo dei mille pezzi di domino alti come il muro originario, mentre migliaia di persone hanno formato una catena umana lunga 33 chilometri sull'antica linea che divideva il settore sovietico della città dai settori occidentali di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia.
Per quello di Berlino ci sono voluti 28 anni, anche il vostro sarà abbattuto dalla voglia di verità delle persone.

1 commento:

http://pillandia.blogspot.com ha detto...

Interessantissimo!
Per completare l'argomento invito a dare un'occhiata al mio blog sui confini, dove alla pagina "RDT (Germania Est)" c'è una ricca galleria di foto ad alta definizione, raffiguranti i confini berlinesi anche nel periodo "pre-muro" 1950-1961.
Saluti cordiali!

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