Piano famiglie dell'associazione bancaria: i destinatari sono le persone che hanno perso il lavoro o in cassa integrazione.
MILANO - Per le famiglie che hanno difficoltà a far quadrare i bilanci mensili arriva una moratoria dei mutui, ovvero la possibilità di sospendere le rate fino a un massimo di un anno. L'opzione, deliberata dall'esecutivo dell'Abi (associazione bancaria italiana), partirà dal 1° gennaio 2010.
PIANO FAMIGLIE - «Il comitato esecutivo ha deliberato di realizzare un progetto relativo a un piano di sostegno alle famiglie che tende a rendere più generali e omogenei i diversi interventi sul territorio delle associate» ha annunciato il presidente Corrado Faissola, sottolineando che il progetto prevederà la dilazione delle rate del mutuo e che la sospensione varrà per un anno. Dopo il piano per le imprese varato a inizio agosto con il governo e le associazioni imprenditoriali, l'Abi lancia quindi un piano famiglie che, spiega Faissola, partirà da gennaio.
SENZA LAVORO - Destinatari dell'iniziativa sono quelli già indicati per gli altri accordi varati dalle singole banche e quindi chi ha perso il posto di lavoro o chi è entrato in cassa integrazione, chi ha visto la cessazione dell'attività di lavoro autonomo e chi ha avuto la morte di uno dei componenti del nucleo familiare percettore del reddito di sostegno della famiglia. L'Abi ha dunque incaricato il presidente Faissola e il direttore generale Giovanni Sabatini di seguire la fase di messa a punto e di approfondimento delle caratteristiche tecniche del piano. Inoltre è in arrivo, ha aggiunto Faissola, «un'interlocuzione con le altre realtà coinvolte, tra cui la presidenza del Consiglio dei ministri e le associazioni dei consumatori che avevano sollecitato l'iniziativa».
110MILA NUCLEI - Su un totale di 1,1 milioni di famiglie povere e indigenti presenti in Italia, secondo le ultime rilevazioni dell'Istat (diffuse a luglio e relative al 2008), quelle interessate dalla sospensione delle rate dei mutui per l'acquisto di casa potrebbero essere - secondo primissime stime bancarie - 110mila, per un valore complessivo di 8 miliardi di mutui erogati.
CONSUMATORI - La decisione dell'Abi è stata accolta positivamente dalle associazioni dei consumatori, pur con qualche distinguo. Federconsumatori e Adusbef rilevano che «una sospensione del pagamento del mutuo dai 12 ai 18 mesi è una misura che può veramente far tirare un respiro di sollievo nel contesto della crisi» e invitano le banche ad «affrontare tali situazioni estremamente delicate, negoziando condizioni più favorevoli per quanto riguarda interessi e durata dei mutui». Il Codacons considera positiva l'iniziativa «solo ed esclusivamente a condizione che si consenta di sospendere le rate fino a 18 mesi, non 12, e che la sospensione valga per chiunque dimostri semplicemente di non essere in grado di provvedere al pagamento delle rate del mutuo, indipendentemente, quindi, dal fatto di essere disoccupato, cassaintegrato o che sia morto un componente della famiglia». L'Adiconsum, pur sottolineando che nelle proposte formulate all'Abi la richiesta era per un periodo più lungo, rileva che l'importante è iniziare a rispondere con un provvedimento concreto e che alla moratoria sui mutui è interessata una famiglia su 5.
a Peppino Impastato e Santo De Luca
giovedì 22 ottobre 2009
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