La questione Italo/Libica, l'espatrio dei residenti Italiani in terra Cirenaica, non è mai stato un discorso nostalgico, da italietta dell'impero di cartone, ma la realtà economica ed umana che ha responsabilizzato la ns Repubblica alla metà degli anni settanta.
Il rimpatrio coattivo, di Italiani, di Lavoratori da parte di un dittatore beduino come tale si è dimostrato senza aver capito il valore aggiunto dell'operosità Italiana, portata ad edificare, migliorare e produrre.
Oggi la questione è più che mai nota, ma diverso tempo fa, veniva dai benpensanti frequentatori dei salotti sia riformisti che progressisti, trasferita ad una misera condizione storica di cui vergognarsi e soprattutto da dimenticare.
Il ns plauso va a tutti i Lavoratori Italiani che nel mondo hanno, danno e daranno sempre capacità senza sminuire le economie dei paesi che li ospitano.
L'Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia riunisce i 20 mila italiani che, nel luglio 1970, furono espulsi dal Paese in cui risiedevano, da Gheddafi appena salito al potere. L'Associazione è aperta a tutti coloro che anche in epoche precedenti abbiano risieduto permanentemente o temporaneamente in Libia.
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