a Peppino Impastato e Santo De Luca

venerdì 12 febbraio 2010

Berlusconi riapre il capitolo pensioni

Il premier a Bruxelles: l'età va alzata

BRUXELLES
Le pensioni «stanno pesando sempre di più sui bilanci di tutti gli stati». E in un momento di crisi il problema va affrontato. Per questo il premier Silvio Berlusconi ha scelto il vertice straordinario di Bruxelles, tutto dedicato alle misure anticrisi, per riproporre una sua vecchia idea: quella di alzare l’età pensionabile. Il premier ne parla passeggiando, nonostante la neve e il freddo, tra le vie del Sablon, per l’immancabile tappa -concluso il consiglio europeo- nel quartiere degli antiquari.
«Al vertice -ha detto ai cronisti- ho posto il problema dell’età pensionabile», visto che è un’esigenza sentita «da parte di tutti». Le pensioni, del resto, ha assicurato il premier, stanno pesando «sui bilanci di tutti gli stati». Non si tratta dunque, per il premier, di un problema solo italiano. Anche se dall’Italia arriva immediata la risposta del Pd. Prima con il segretario del partito, Pier Luigi Bersani, che "minimizza" ironicamente la portata dell’annuncio del premier: «I problemi che Berlusconi solleva gli ricadono sempre sui piedi: è successo col fisco, può succedere anche con le pensioni».
L’ex ministro del lavoro Cesare Damiano ricorda, proprio a Berlusconi, che «l’età pensionabile in Italia è progressivamente in aumento e che nel 2013 non sarà possibile andare in pensione senza avere come minimo 61 o 62 anni di età. Questo è il frutto del Protocollo del 2007 del governo Prodi che ha contribuito a rimettere i conti in equilibrio e a migliorare il sistema pensionistico dei giovani». Il vertice di oggi nella biblioteca Solvay di Bruxelles è stato dedicato quasi completamente al ’salvataggiò della Grecia dal dissesto economico. Berlusconi ha spiegato che Atene «non ha chiesto di essere aiutata finanziariamente perchè si è impegnata a mettere in campo certe misure per rientrare dal deficit nelle date previste nel comunicato». Da parte di tutti, ha assicurato il premier, «c’è stato apprezzamento». Ed ha assicurato che non sono state esaminate le situazioni di altri paesi particolarmente esposti alla crisi nella zona euro, come la Spagna e il Portogallo.
L’Italia, oltre alla proposta sull’aumento dell’età pensionabile, ha posto oggi a Bruxelles sul tavolo altri due temi: l’energia e l’immigrazione. Temi sui quali da tempo Roma chiede una «politica comune» europea.
LA STAMPA 11/02/2010

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