a Peppino Impastato e Santo De Luca

lunedì 30 giugno 2008

THYSSEN,L'AZIENDA PAGA UN RISARCIMENTO DA 13 MILIONI DI EURO







Le sette vittime del rogo



La firma c'è. Anche se qualche familiare ha detto sì a denti stretti. I parenti delle sette vittime del rogo avvenuto nell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino lo scorso 6 dicembre hanno firmato un'intesa con il Gruppo tedesco per il risarcimento. La cifra è di poco inferiore ai due milioni di euro a famiglia a seconda della composizione per un totale di 12 milioni e 970 mila euro. In cambio del risarcimento, i familiari di Antonio Schiavone, 36 anni; Roberto Scola, di 32; Angelo Laurino, di 43; Bruno Santino, di 26; Rocco Marzo, di 54; Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi, entrambi di 26, non si costituiranno parte civile nell'udienza preliminare che inizierà martedì nell'aula 42 del palazzo di giustizia di Torino, davanti al presidente aggiunto dei Gip Francesco Gianfrotta.
L'hanno fatto, ma trascinandosi fino all'ultimo i dubbi, lo hanno chiesto ai loro avvocati: se firmiamo l'accordo e non ci costituiamo parte civile cambia qualcosa nel processo penale? Perchè «noi vogliamo giustizia - hanno sottolineato - giustizia e il massimo della pena per i colpevoli». E il collegio dei legali ha garantito che il processo penale non verrà inficiato, non sarà modificato se loro non si costituiranno parte civile, come richiesto in contropartita dalle acciaierie. Così hanno firmato, qualcuno tra le lacrime.
La Fiom, pur rispettando la decisione delle famiglie, si dice rammaricata. Anche se «non entriamo nel merito di valutazioni insindacabili delle famiglie» e «non sappiamo le motivazioni che le hanno spinte a cambiare idea», rimane «il rammarico» di fronte alla decisione di accettare il rimborso e non costituirsi parte civile dalla ThyssenKrupp, afferma Ciro Argentino, delegato Rsu-Fiom, che in questi mesi si è dedicato anima e corpo a convincere il maggior numero di operai dell'azienda a costituirsi parte civile. Ne ha raccolti un'ottantina insieme anche a Fim-Cisl e a Uilm. «È già un parziale risultato», sottolinea spiegano che lo scopo era evitare che al procedimento arrivassero come parte civile solo istituzioni e sindacati.
«Accogliamo positivamente», continua Argentino, la scelta di regione Piemonte, provincia e comune di Torino di costituirsi e «ci interessava anche che ci fosse il sindacato». Ma era importante, sottolinea, arrivare al procedimento anche con degli operai «con un nome e un cognome». «Oggi pomeriggio - spiega - concluderemo le firme dei mandati agli avvocati», aggiungendo che non è chiaro se l'udienza di domani si concluderà con una decisione. «Potrebbe esserci - spiega - una nuova udienza entro la sosta estiva». In ogni caso, sottolinea, «è probabile che l'azienda punti al rito ordinario».
L'inchiesta Omissioni, superficialità e leggerezza per risparmiare denaro: è questo l'atto d'accusa del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e dei pm Laura Longo e Francesca Traverso nei confronti dei sei dirigenti della multinazionale messi sotto inchiesta. Nella quindicina di pagine dell'atto di fissazione dell'udienza preliminare si punta il dito soprattutto sull'amministratore delegato Harald Espenhahn, accusato di omicidio con dolo eventuale. Secondo gli accertamenti degli inquirenti, «prendeva dapprima la decisione di posticipare dal 2006/2007 al 2007/2008 gli investimenti antincendio per lo stabilimento di Torino pur avendone programmato la chiusura e poi la decisione di posticipare l'investimento per l'adeguamento dell'Asl 5 di Torino alle indicazioni tecniche dell'assicurazione, dei vigili del fuoco e del Wsg (Working Group Stainless) ad epoca successiva al suo trasferimento da Torino a Terni». Tutto ciò «nonostante la linea 5 fosse ancora in piena attività e vi continuassero a lavorare gli operai rimasti in uno stabilimento in condizioni crescenti di abbandono e insicurezza».
Gli altri cinque imputati - i consiglieri delegati Marco Pucci e Gerald Priegnitz, 50 e 42 anni, il dirigente ternano Daniele Moroni (48), il direttore dello stabilimento subalpino Giuseppe Salerno (55) e il responsabile servizio previsione rischi Cosimo Cafueri (52) - rispondono di omicidio colposo aggravato dalla previsione dell'evento e l'omissione dolosa e aggravata di cautele antinfortunistiche. Pur sapendo, per la Procura, non fecero nulla per evitare la possibilità di una tragedia che si è poi concretizzata.
Damiano e Giulietti: processo vada in tv Martedì prossimo a Torino inizierà il processo per la strage della Thyssenkrupp. «Ci sembra l'occasione migliore - affermano l'ex ministro al Lavoro Cesare Damiano e il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti - perchè l'intero sistema dei media, e soprattutto la Rai, promuovano non solo la ripresa in diretta dell'udienza ma soprattutto una serie di trasmissioni ed eventi legati al dramma delle morti bianche e alla diffusione di una cultura della prevenzione». I due ricordano film come "Morire di lavoro", di Daniele Segre o "Invisibili", il documentario tratto da un'inchiesta del direttore di Repubblica Ezio Mauro all'indomani della strage di Torino.
«Migliaia di persone - spiegano - hanno chiesto, anche attraverso il sito di Articolo21, che la Rai dia la possibilità ai cittadini di poter vedere questo prodotto. Siamo sicuri che la Rai, a partire dal presidente Petruccioli, dal direttore Cappon e dai direttori di rete e di testate recepiranno questa richiesta e questa sensibilità per un tema, quello delle morti bianche, che ha trovato nel presidente Napolitano il maggior sostenitore dal primo giorno del suo mandato». «Ed è proprio per questa ragione - concludono Damiano e Giulietti - che possiamo annunciare già da adesso che nei prossimi giorni daremo vita ad una grande manifestazione nazionale sul tema della sicurezza sul lavoro».
Carovita mai così alto da 12 anni Record di aumenti per la spesa
Pane, pasta, latte e gasolio alle stelle.


È tutto un rincaro e se non ve ne eravate accorti a giugno il carovita ha avuto un'impennata. Mai così alto da più di dieci anni, dal luglio del 1996, precisamente. Il costo della vita è cresciuto del 3,8% su base annua contro il 3,6% di maggio. L'incremento mensile è risultato invece pari allo 0,4%. Tutto costa di più dal pane alla pasta, dalla benzina alle bollette.
La pasta costa a giugno il 22,4% in più rispetto a un anno fa, in accelerazione sul +20,7% registrato a maggio. Anche il pane registra un rincaro del 13%, mentre il latte segna un aumento dell'11,1%. Secondo le stime preliminari dell'Istat, accelerano anche i prezzi di frutta (+7,6%), ortaggi (+3,2%) e carni (+4,1%, tra cui le bovine +5,0% e il pollame +5,1%). In particolare, il pane, insieme ai cereali passa da +11,3% di maggio a +11,6% di giugno.
Complessivamente gli alimentari e le bevande analcoliche rincarano del 6,1% rispetto a giugno 2007 (contro il +5,8% di maggio) e dello 0,4% rispetto a maggio (+0,5% i lavorati e +0,4% i non lavorati).
Nuovo rialzo del prezzo del gasolio che a giugno, secondo l'Istat, costa il 31,2% in più rispetto a un anno prima, in accelerazione rispetto al rincaro registrato a maggio, pari al 26,3%. In un mese, il gasolio è rincarato del 5,5%; la benzina verde ha registrato un aumento del 4,7%, mentre su base annua è cresciuta del 12,6%.
Insomma, urge un intervento su pensioni e salari. L’inflazione è schizzata alle stelle e il governo sembra avere altri pensieri. Il segretario del Pd Walter Veltroni va all’attacco del governo che «sembra non accorgersi della gravità della situazione ed è preoccupato solo dei problemi del presidente del consiglio». Il partito Democratico chiede così «immediatamente un intervento a sostegno di salari stipendi e pensioni» perché, dice ancora Veltroni, «è questa la vera priorità del paese e non il lodo Schifani».
ANIA: Pellegrini, Uilca Uil, servono serie politiche di pari opportunità.

Alla vigilia dell'assemblea annuale dell'Ania che si terrà il 1° luglio a Roma, il segretario nazionale della Uilca Uil, Renato Pellegrini, lancia un appello alle imprese affinché si attui un salto di qualità “nell'osservazione della tendenza alla femminilizzazione del mercato del lavoro nel settore assicurativo”. Per il sindacalista, nessuna politica economica e sociale oggi può prescindere da una verifica del contesto che tenga conto delle differenze di genere e di azioni concrete sul terreno delle pari opportunità. Anche se la percentuale media della presenza femminile nel settore amministrativo ha raggiunto una buona quota, 45,7%, dai dati forniti dall'Ania emerge che sono ancora numerose le situazione di discriminazione delle lavoratrici. “Troviamo che – prosegue Pellegrini – il 34,8% delle lavoratrici sono collocate al 4° livello retributivo, il 16,3% al 6° livello e soltanto il 7,4% nella qualifica funzionari di 7° livello”. Le imprese di assicurazione, conclude il sindacalista, devono comprendere che serie politiche di pari opportunità concertate tra le parti sociali sono oggi indispensabili, “specie se si ritiene che il tema della responsabilità sociale di impresa sia un valore concreto e non un slogan a effetto per convegni e tavole rotonde”. (GLR)

giovedì 19 giugno 2008

L'ISEE DIECI ANNI DOPO

L'Isee ha appena compiuto dieci anni. E' uno strumento in grado di fornire indicatori di benessere più veritieri del solo reddito personale. Ma i più recenti provvedimenti di natura sociale non vi fanno riferimento per la selezione dei beneficiari. Tuttavia, una politica di welfare slegata dalla prova dei mezzi contribuisce a elargire benefici anche a individui con una condizione economica che non giustifica il trasferimento. Con pessimi risultati rispetto agli obiettivi di contenimento e di efficienza della spesa e rispetto ai più elementari criteri di equità.
Poche settimane fa l’Isee, indicatore di situazione economica equivalente, ha compiuto dieci anni: un tempo sufficientemente lungo per verificare lo “stato di salute” della prima esperienza italiana di prova dei mezzi. Introdotto con il decreto legislativo 109/98, l'Isee si proponeva di realizzare criteri uniformi a livello nazionale nella valutazione della condizione economica volta alla selezione dei beneficiari delle politiche di welfare.
I TRE PILASTRI DELL'ISEE
Tre sono i pilastri su cui si fonda la disciplina Isee: l’opzione a favore del reddito famigliare invece di quello individuale; la valutazione del patrimonio; il numero dei componenti della famiglia.Prendere in considerazione il reddito famigliare evita di erogare prestazioni a soggetti con un reddito individuale basso, ma inseriti in nuclei con risorse talvolta anche molto elevate.Il patrimonio (mobiliare e immobiliare) è un indicatore di capacità contributiva autonomo rispetto al reddito, fonte di prestigio sociale e di sicurezza economica. Il Rapporto Isee 2006 mostra come l’utilizzo di un indicatore di condizione economica che non tenesse conto del patrimonio favorirebbe in larga misura, per esempio, i lavoratori autonomi rispetto ai dipendenti. (1)Il patrimonio inoltre permette di cogliere informazioni rilevanti sul benessere famigliare in presenza di carenze temporanee di reddito o di attività sommerse: sempre il Rapporto Isee 2006 mostra che l’8 per cento delle famiglie del campione preso in esame hanno un reddito inferiore alla media, ma un patrimonio superiore, e che un ulteriore 9 per cento di famiglie presenta la situazione opposta.Considerare la numerosità famigliare (e in qualche misura di alcune caratteristiche dei membri del nucleo: età, eventuali handicap, eccetera) tramite scale di equivalenza rende comparabile la condizione economica di nuclei famigliari diversi.Tuttavia, a dieci anni dall’istituzione dell’Isee, appare evidente la scelta del legislatore di determinare i beneficiari delle prestazioni sociali adottando indicatori di condizione economica che esulano in tutto o in parte da questi principi cardine. Una scelta che si discosta dalla rotta tracciata nel 1998 quando l’istituzione dell’assegno per nuclei con almeno tre figli minori e dell’assegno di maternità vincolati all’Isee, palesò la decisione di indirizzarsi verso criteri di selezione innovativi rispetto a quelli adottati in precedenza.
PROVVEDIMENTI SENZA ISEE
I più recenti provvedimenti di natura sociale non prevedono l’Isee come strumento di selezione dei beneficiari. Alcuni esempi:La detrazione Irpef di 1.200 euro in favore delle famiglie con almeno quattro figli, senza distinzione di reddito. Se da un lato si può obiettare che un intervento sull’imposta personale preclude l’uso di una prova dei mezzi, la stessa detrazione può essere vista anche come un implicito trasferimento di welfare. E mettere sullo stesso piano nuclei famigliare con quattro figli ma con redditi, patrimoni e condizioni anagrafiche diverse, appare un’operazione dubbia sotto il profilo dell’equità verticale.La detrazione Irpef di una quota del canone di locazione dell'abitazione principale. È una spesa fiscale istituita con finalità sociali ed è legata a due soglie di reddito imponibile. (2)La valutazione del patrimonio è del tutto evasa e le soglie di reddito sono state individuate indipendentemente dalla numerosità famigliare, anche in questo caso in spregio dell’equità verticale. Analogo ragionamento vale per la detrazione Irpef di 991,60 euro per i giovani che abbandonano il nucleo famigliare di nascita se il reddito imponibile è inferiore a 15.493,71 euro.Bizzarra è la previsione legislativa che esclude i soggetti over-75 dal pagamento del canone Rai. Al di là della singolarità di una politica per gli anziani più poveri basata sull’esenzione del canone Tv, il means test si basa ancora sul solo reddito (560 euro mensili), mentre la numerosità famigliare viene valutata in maniera sbrigativa: l’esenzione è concessa ai soli pensionati non coniugati!Stessa logica vale per la somma aggiuntiva una tantum alla pensione di vecchiaia, riservata ai pensionati con reddito (al netto di assegni per nucleo familiare/assegni familiari, indennità di accompagnamento, reddito da casa di abitazione, Tfr e competenze arretrate sottoposte a tassazione separata) non superiore a 8.504,73 euro.In un’ottica di lotta alla povertà, è discutibile l’opportunità di escludere dal computo poste rilevanti del reddito disponibile; ma soprattutto manca un riferimento chiaro al patrimonio e alle risorse economiche dei famigliari. Con il risultato, mostrato da Massimo Baldini, di un incremento delle pensioni concentrato a favore della metà meno ricca della popolazione, ma a beneficiarne maggiormente non sono le famiglie più povere, cioè quelle del primo decile, ma quelle dei decili immediatamente successivi.Una politica sociale slegata dall’Isee contribuisce a elargire benefici anche a individui con una condizione economica che non giustifica il trasferimento. Con pessimi risultati rispetto agli obiettivi di contenimento e di efficienza della spesa e rispetto ai più elementari criteri di equità che una seria politica di welfare dovrebbe fare suoi.L’Isee è uno strumento certamente perfettibile, ma comunque in grado di fornire indicatori di benessere più veritieri del solo reddito personale. (3) E il suo crescente utilizzo nel determinare l’accesso e la compartecipazione al costo delle prestazioni di welfare locale ne è la prova tangibile.A dieci anni dalla sua istituzione, è auspicabile che anziché ricorrere a scorciatoie efficaci sul piano della gestione amministrativa, ma del tutto inattendibili sotto il profilo della determinazione del target dei beneficiari, l’Isee divenga, anche a livello nazionale, l’unica effettiva prova dei mezzi.

Abi: a maggio mutui carissimi

Il tasso medio per l'acquisto di abitazioni si è posizionato al 5,75%, il livello più alto degli ultimi 5 anni
ROMA - Continua senza sosta il rialzo del tasso sui mutui applicato dalle banche italiane. A maggio, secondo l'ultimo bollettino mensile dell'Abi, il tasso sui prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni si è posizionato al 5,75%, record degli ultimi cinque anni.
I NUOVI TASSI - Riguardo ai tassi applicati alle nuove operazioni si rileva come il tasso sui prestiti in euro alle società non finanziarie si sia posizionato al 5,35%, rispetto al 5,48% ad aprile 2008. Il tasso medio sul totale di prestiti a famiglie e società non finanziarie, osserva ancora l'Abi, ha risentito delle condizioni del mercato interbancario (che nelle scadenze brevi, entro 3 mesi, tra aprile e maggio ha manifestato in media un aumento di circa 10 punti base), collocandosi al 6,23%, 4 punti base al di sopra di quanto segnato il mese precedente e 55 punti base al di sopra del valore di maggio 2007.
RACCOLTA E IMPIEGHI - In crescita invece la raccolta bancaria, mentre sono in flessione gli impieghi. Il tasso di crescita tendenziale della raccolta è risultato pari al 10,2%, che si raffronta al +8,9% di aprile 2008 e al +6,9% di maggio 2007. Alla fine di maggio, la raccolta è risultata pari a 1.340 miliardi di euro e nel corso dell'ultimo anno lo stock è aumentato di circa 124 miliardi. Si osserva una accelerazione sia del trend dei depositi da clientela, il cui tasso di crescita tendenziale è risultato pari al 4,8% (+3,9% ad aprile 2008 e +3% a maggio 2007), e della dinamica delle obbligazioni delle banche: +17,6% a maggio 2008 (+15,9% ad aprile 2008 e +12,8% a maggio 2007). Quanto ai tassi bancari, si rileva come quello sui depositi applicato a famiglie e societá non finanziarie abbia manifestato un lieve aumento: a maggio 2008, in particolare, è risultato pari a 2,15%, 4 punti base al di sopra del valore di aprile 2008 e 43 basis points al di sopra di quanto segnato a maggio 2007. Quanto, invece, agli impieghi, hanno segnato un tasso di crescita tendenziale pari all'8,6% (+9,2% ad aprile 2008 e +10,6% a maggio 2007). L'incremento di maggio 2008 appare, tuttavia influenzato da ingenti operazioni di cartolarizzazione, pertanto, depurato di tale effetto il tasso di crescita risulterebbe pari al 9,4%. Alla fine di maggio l'ammontare degli impieghi del sistema bancario italiano è risultato pari a 1,479 miliardi, segnando un flusso netto di nuovi impieghi di circa 115,2 miliardi rispetto a fine maggio 2007.

Istat: nel 2008 cresce la disoccupazione

Nel primo trimestre di quest'anno il tasso di non occupati è stato del 7,1%, il più alto degli ultimi due anni
ROMA - La disoccupazione in Italia torna a crescere dopo una lunga fase di discesa. Lo rileva l'Istat, annunciando che nel primo trimestre il tasso di disoccupazione è tornato sopra al 7%, al 7,1%, contro il 6,4% dello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta del livello più elevato degli ultimi due anni. Nel primo trimestre 2006 il tasso di disoccupazione era pari al 7,6%.

MEGLIO PENSARCI PRIMA...

...dopo le brillanti considerazioni sul problema alloggi, del nostro direttore generale vi alleghiamo un utile suggerimento per costruirvi la casa dei vostri sogni...grazie Sergio.

ECCO ADESSO LA CAPOGRUPPO HA UNA NUOVA SCUSA PER ELIMINARE PREMI INCENTIVI ETC., AI LAVORATORI DEL GRUPPO REALE MUTUA


ROMA:Tagli a ministeri ed enti locali, "stangata" su banche, assicurazioni e petrolieri. Ma anche liberalizzazione dei servizi pubblici e della rete dei carburanti. E poi, piano "anti fannulloni" e apertura delle imprese in un giorno. Queste alcune delle principali misure contenute nei provvedimenti che compongono il piano triennale del Governo e che, nei fatti, anticipano la Finanziaria.La manovra prevista nell’arco dei prossimi tre anni sarà pari a 34,8 miliardi di euro. Per il 2009 l’intervento previsto sarà di 13 miliardi, mentre nel 2010 si prevede una manovra di 7,1 miliardi e nel 2011 l’intervento correttivo dei conti pubblici salirà a 14,6 miliardi. L’obiettivo per quest’anno è un rapporto deficit-pil intorno al 2,5% già da quest’anno e procedere alla flessione del debito.Ecco i sintesi i principali capitoli:- TAGLI: ammontano a circa 10 mld e si spalmeranno tra ministeri ed enti locali. Per questi ultimi si tratta di 3,4 mld a regime. I costi intermedi dei ministeri dovranno scendere del 22%. Il risparmio annuale stimato è attorno a 3-4 miliardi di euro.
PROVINCE E COMINITÀ MONTANE: Salta, almeno per ora, l’abolizione delle Comunità montane e di nove Province delle aree metropolitane. Si sarebbe invece deciso di rimandare la discussione di queste questioni a settembre. Dopo l’estate verrebbe quindi ripreso il confronto ripartendo dal Codice delle autonomie per una riforma complessiva dei diversi livelli istituzionali.
ROBIN TAX: si tratta di una tassa ’una tantum’ che colpisce la valorizzazione delle scorte stoccate dalle compagnie. Si tratta di tutti quei prodotti, cioè, che sono stati, acquistati quando il prezzo del petrolio era inferiore all’attuale. Già da quest’anno si impone di valorizzare le scorte in base ai prezzi attuali del greggio, agendo con una tassazione calcolata sul ’deltà dell’Ires. L’intervento dovrebbe far incassare 800-900 milioni di euro.
BANCHE E ASSICURAZIONI: Si allarga la base imponibile Ires e Irap, il Governo conta di incassare 1,5 miliardi. Salta l’obbligo di ricorrere ad assegni non trasferibili o sistemi di pagamento elettronico, per gli importi superiori a 100 euro. Torna alla ribalta la Banca del Mezzogiorno voluta dal ministro Tremonti: si tratta di una nuova spa, con un capitale iniziale di 5 milioni (da restituire entro 5 anni). Previsto il ritorno della soglia massima dei 12.500 euro per i trasferimenti in contante e per gli assegni non trasferibili.
CARO-PETROLIO: Il meccanismo di sterilizzazione dell’effetto degli aumenti del petrolio sul prezzo dei carburanti, previsto dalla scorsa Finanziaria, sarà automatico e non più discrezionale. La diminuzione delle accise sarà sempre adottata quando il prezzo internazionale del greggio aumenterà in misura pari o superiore, nella media trimestrale, a due punti percentuali rispetto al valore indicato del Dpef, che sarà in via esclusiva quello di riferimento.
LAVORO E PENSIONE: Sarà interamente cumulabile il reddito da pensione (di vecchiaia, anzianità, invalidità) con quello da lavoro dipendente ed autonomo. La misura sarà applicata anche nei confronti dei trattamenti pensionistici liquidati in precedenza. Il costo previsto è pari a 350 milioni di euro. Rispunta il cosidetto ’job on call’ (o lavoro intermittente) previsto dalla legge Biagi era stato abolito con la legge che aveva recepito il protocollo sul welfare. In arrivo anche ritocchi alla legge di attuazione del Protocollo sul welfare per quanto riguarda i contratti a tempo determinato.
PIANO CASA: Famiglie a basso reddito, giovani coppie, anziani, studenti fuori sede e immigrati regolari. Questa la platea che potrà beneficiare di aiuti consistenti per l’acquisto della prima casa. Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento verrà varato un Piano Nazionale per la realizzazione «di misure di recupero del patrimonio abitativo esistente o di costruzione di nuovi alloggi».
SERVIZI PUBBLICI LOCALI: Si avvia la loro liberalizzazione, attraverso l’affidamento della gestione a società di capitali individuate mediante gare pubbliche o a società a partecipazione mista pubblica e privata, nella quale il socio privato detenga una quota non inferiore al 30% .È comunque possibile il ricorso in house nei casi di fallimento di mercato ma i paletti aumentano: in questo caso, infatti, i titolari della gestione di servizi pubblici locali non possono esercitare ulteriori servizi nè partecipare a gare in altri ambiti territoriali.
NUCLEARE: Entro il 2008, verranno individuati i criteri per localizzare le nuove centrali. Sarà una delibera Cipe, su proposta del ministro dello Sviluppo economico a definire le «tipologie degli impianti di produzione elettrica nucleare che possono essere realizzati nel territorio nazionale». Identica strada sarà utilizzata per «stabilire le procedure autorizzative e i requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione e di esercizio degli impianti».
SANITÀ: Scende da 1 miliardo a 250 milioni di euro il taglio per il 2009 alla sanità delle Regioni. Non solo. Ricette mediche e specialistiche dei medici del servizio sanitario nazionale viaggeranno solo on line. Il progetto avrebbe durata quadriennale partendo dal 2009 e arrivando a regime nel 2012.
MANAGER: La scure di Tremonti si abbatte sui manager pubblici. Il loro stipendio sarà tagliato del 25%. In arrivo anche un taglio al numero dei consiglieri di amministrazione delle società non quotate e direttamente o indirettamente controllate dallo Stato: dovranno essere ora minimo cinque e massimo sette.
MULTE PER CHI "SPIA" I CONTRIBUENTI: Arrivano multe salate per chi verrà scoperto a spiare i dati sui contribuenti. Le sanzioni vanno dai 5.000 fino ai 30.000 euro. Ma può essere aumentata «sino al triplo», proporzionalmente alle condizioni economiche di chi contravviene. PIANO "ANTI FANNULLONI": Taglio della busta paga per i dipendenti che presentano finti certificati medici o anche per i travet che dopo aver timbrato il cartellino lasciano gli uffici. Insomma, si prospettano tempi duri per i ’furbettì della P.a, che oltre alla decutazione dello stipendio, si macchieranno del reato di truffa aggravata e potranno essere licenziati alla fine del procedimento disciplinare.
IMPRESA IN UN GIORNO: Basta con le lungaggini burocratiche, presto si potrà aprire un’impresa in un giorno soltanto. In pratica si potrà avviare un’impresa presentando una semplice autocertificazione e prevede controlli successivi, senza che l’azienda debba interrompere l’attività.
MISTER PREZZI: Più poteri e maggiore autonomia per Mister Prezzi.
Ora potrà avviare indagine conoscitive «finalizzate a verificare l’andamento dei prezzi di determinati e servizi» con il supporto operativo della Guardia di Finanza. Sono ufficialmente a sua disposizione, poi, i dati Istat, Ismea, Uniocamere e camere di commercio. Il Garante può convocare, in autonomia, le imprese e le associazioni di categoria interessate al fine di verificare i livelli di prezzo.
EDITORIA: Arriva la semplificazione anche per il settore dell’editoria. Ferme restando «le somme complessivamente stanziate nel bilancio dello Stato» per il comparto, verranno snelliti i procedimenti: verranno semplificate, quindi, sia «la documentazione necessaria per accedere al contributo», sia «le fasi del procedimento di erogazione che potrà essere garantito anche attraverso il ricorso a procedure informatizzate». Non solo. Il contributo dovra essere erogato «entro e non oltre l’anno sucessivo a quello di riferimento».

mercoledì 18 giugno 2008

BIBLIOTECA SINDACALE UILCA LOMBARDIA

I SAVOIA E LE QUATTRO GIORNATE DI MILANO 1898
MILANO E TORINO


Nei giorni dal 6 al 9 maggio 1898 si perpetrava la carneficina dei vili sabaudi nei confronti del popolo milanese, allora re d'Italia, tale Umberto I diede l'ordine al generale Bava Beccaris di sparare sulla popolazione indifesa che chiedeva "pane"ad un prezzo equo.
A causa dello scoppio della guerra tra Spagna e Stati Uniti, il pane ebbe un fortissimo rincaro, questo significava un aggravio per le popolazioni in Italia le quali già pativano la fame a causa del mal governo della monarchia sabauda. Infatti il governo monarchico non provvedeva! Ed in tutta la penisola si moltiplicano le manifestazioni di protesta contro il caro vita, che sfociarono in tumulti e scontri con la forza pubblica e militare. Gli scioperi e le agitazioni saranno represse soprattutto a Milano dove il generale Beccaris, per ordine del "re buono" Umberto I, soffocherà nel sangue i tumulti. L'ordine di sparare sulla folla inerme provocherà ufficialmente 80 morti e per questo gesto, lo scellerato, monarca, sarà decorato dal re per aver riportato "l'ordine". Sulla carneficina perpetrata durante le quattro giornate, la storiografia riprende l'informazione governativa che indica il numero di 80 morti nelle strade del capoluogo lombardo; altre fonti non riportano alcun numero, limitandosi a scrivere di numerosi morti, altre notizie parlano di 300 morti, per altro giornali dell'epoca il numero è di 500 e nel canto "Il feroce monarchico Bava" "... furon mille i caduti innocenti, sotto il fuoco degli armati caini..." che può anche essere una "licenza poetica".
Questo esecrabile episodio, sarà fondamentale per rendere il già fertile terreno del pensiero e della lotta socialista a Milano ed in tutto il territorio nazionale e rende ancora più vergognoso, insieme all'entrata nel Secondo Conflitto Mondiale e le leggi razziali, il rientro degli eredi di casa Savoia.
A distanza di oltre un secolo, anche se la mano anarchica, pose un riscatto sulla testa di quel re, ma lo stile è sempre quello, pregno ed appiccicoso pragmatismo sabaudo torinese, è ancora fra noi! Nello scorrere lento dei loro due fiumi, in quel clima di esoterismo fondato su principi della massoneria affaristica degli ultimi decenni, gli Agnelli, Torino regge le fila di una economia statalista (dal fascismo, alla balena democristiana, al pentapartito ) per la tutela della forza lavoro, a spesa di tutta la collettività, e gli utili d'esercizio riguardano sempre "quei pochi". Alla fratellanza di tutti le Compagne ed i Compagni che lottano tutt'oggi dalle officine alle fonderie, dove ancora si muore per lavoro, causa l'incuria dei padroni! Perire negli opifici è stato, è e sarà un atto doloso e criminale. Chi lascia i Lavoratori allo "scoperto", solo per il bieco fine di conseguire utili, non proteggendo e prevenendo i rischi, che il lavoro può avere, deve essere severamente punito.
Forti di ciò, noi Compagni di Milano, andiamo sempre più decisi contro i preposti datoriali, nessun
piombo potrà disunire la lotta di classe. Voglio concludere ricordando quello che un vecchio Sindacalista ci ricordava sempre: le lotte Sindacali non si devono mai compiere con gesti ed azioni singole, ma sempre uniti! Avanti Compagni, nel ricordo delle piazze che non devono mai più essere rosse del nostro sangue, ma dalle nostre bandiere!

PIATTAFORMA RINNOVO CONTRATTUALE

RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI
Giugno 2008
IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL
RINNOVO DEL CONTRATTO
INTEGRATIVO AZIENDALE DELLA
ITALIANA ASSICURAZIONI S.p.A.


PREMESSA
Il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale dei Dipendenti di Italiana
Assicurazioni si colloca in una lunga fase di crescita del mercato
assicurativo italiano.
In questo quadro Italiana Assicurazioni ha promosso investimenti di
grande entità nella rete commerciale e nelle campagne pubblicitarie,
registrando bilanci largamente positivi, in uno scenario che ha visto
acuirsi la concorrenza tra i grandi gruppi assicurativi.
Al completarsi della fase di riorganizzazione non ha però coinciso
l’esaurirsi delle problematiche relative al ruolo della Liquidazione Danni,
alla formazione professionale dei colleghi coinvolti nelle rinnovate
dinamiche di Gruppo e alla maggior valorizzazione delle professionalità di
Italiana.
A questi risultati positivi dell’Azienda non è corrisposto un adeguato
aumento nella retribuzione delle Lavoratrici e dei Lavoratori così come
continuamente sottolineato dalle indicazioni provenienti da tutte le
Istituzioni.
Al contrario il meccanismo incentivante (M.B.O.) adottato dall’Azienda ha,
negli ultimi anni, accentuato le differenze retributive tra i colleghi,
introducendo problematiche di varia natura nello sviluppo del modello
distributivo. L'impegno delle Lavoratrici e dei Lavoratori di ogni settore
aziendale rappresenta un fattore determinante per il raggiungimento dei
risultati economici dell’Azienda e del Gruppo. I risultati di redditività
devono quindi soddisfare criteri di uniformità retribuitiva: il riequilibro
distributivo non è più differibile e risponde ad istanze di eticità ed equità
inderogabili.
ARTICOLO 3 - SALVAGUARDIA DELL’OCCUPAZIONE
In coerenza con l’accordo del 15 settembre 2004 sulla riorganizzazione di
Gruppo e con quanto previsto dall’art. 1 bis del CCNL ANIA, previsioni di
incontri di Gruppo per monitoraggio e verifica degli assetti operativi
relativi alla Liquidazione Danni (qualità del servizio, ruolo e
professionalità dei liquidatori, attività dei periti esterni, ecc.).
ARTICOLO 4 - DIRITTO ALL’INFORMAZIONE
Previsione di apertura di un confronto fra le Parti, in occasione di
riorganizzazione di settori aziendali.
ARTICOLO 9 - ORARIO DI LAVORO
ALLEGATO N. 2 – ORARIO FLESSIBILE
Estensione della flessibilità:
dal LUNEDI’ al GIOVEDI’ Entrata dalle 7.45 alle 9.30
Uscita dalle 16.30 alle 18.30
il VENERDI’ Entrata dalle 7.45 alle 9.30
Uscita dalle 12.00 alle 14.00
Recepimento in C.I.A. ”buone prassi” (ex progetto Concita): gestione
innovativa della genitorialità e personalizzazione oraria.
Possibilità di personalizzazione oraria e flessibilità per i lavoratori dediti
ad attività di volontariato disciplinata dalla legge.
ARTICOLO 10 - LAVORO A TEMPO PARZIALE
Estensione flessibilità in Entrata/Uscita.
Aumento al 20% degli aventi diritto.
ARTICOLO 12 - PERMESSI PERSONALI
Riconoscere aumento di permessi retribuiti a:
2 giorni per nascita figli;
4 giorni per decesso coniuge o convivente more-uxorio, figli, genitori o
altro familiare convivente;
2 giorni per decesso nonni, nipoti in linea retta, fratelli, sorelle.
ARTICOLO 14 - FORMAZIONE PROFESSIONALE
Attivazione Commissione Paritetica per la formazione professionale
tramite l’utilizzo del fondo FOR.TE.
ARTICOLO 15 - ROTAZIONE DELLE MANSIONI
Per il personale inquadrato nell’aree professionali E (1° livello), D (2°
livello), C (3° livello), B posizione organizzativa 1 (4° livello), al 16° anno di
permanenza adeguamento salariale al livello superiore e dopo 19 anni
effettivo passaggio di livello.
Per il personale inquadrato nell’area professionale B posizione
organizzativa 2 (5° livello), dopo 19 anni di perma nenza adeguamento
salariale al livello superiore.
ARTICOLO 16 - ASPETTATIVE
Riduzione ad 1 anno del tempo minimo tra una richiesta e la successiva.
ARTICOLO 17 - FERIE - FESTIVITA’
Riconoscimento come interamente festive delle giornate del 24 e 31
dicembre e recupero delle 8 ore ex-accordo del 10/04/2000 per chiusure
aziendali concordate.
Venerdì ½ giornata di ferie.
Per i part time, con distribuzione oraria ridotta nella giornata di venerdì,
riconoscimento di una giornata di ferie ogni due venerdì.
ARTICOLO 18 - FESTIVITA’ SOPPRESSE
Frazionamento ad ore delle festività soppresse
ARTICOLO 19 - TRATTAMENTO DI TRASFERTA
19.A – Trattamento per il personale incaricato di svolgere abitualmente
attività esterna.
Spese di soggiorno e pernottamento:
1) Elevare la diaria a 35 euro per trasferte che comportino il
consumo di un pasto.
2) Elevare la diaria a 70 euro per trasferte che comportino il
consumo di due pasti.
3) Riconoscimento della diaria di 70 euro anche senza
pernottamento nei casi di comprovate esigenze di servizio.
Elevare l’importo del rimborso forfetizzato di 60 euro per spese
non documentabili in caso di trasferta con pernottamento.
Concorso spese per utilizzo della propria autovettura:
Elevare rimborso chilometrico:
a 0,70 euro per i primi 10.000 KM;
a 0,65 euro oltre i 10.000 KM.
Rideterminazione del rimborso chilometrico se variazione superiore al 2%.
19.B Trattamento per il personale incaricato di svolgere abitualmente
attività interna.
Spese di soggiorno e pernottamento:
Elevare l’importo del rimborso forfetizzato di 60 euro per spese non
documentabili in caso di trasferta con pernottamento.
Elevare a euro 15 il rimborso forfetizzato per trasferte fuori dal comune
sede di lavoro senza pernottamento.
Concorso spese per utilizzo della propria autovettura:
Elevare rimborso chilometrico:
a 0,70 euro per i primi 10.000 KM;
a 0,65 euro oltre i 10.000 KM.
Rideterminazione del rimborso chilometrico se variazione superiore al 2%.
ARTICOLO 21 - FINANZIAMENTO PER L’ACQUISTO
DELLA CASA DI ABITAZIONE

Elevare stanziamento impresa a 1.200.000 euro per anno.
Elevare limite individuale a 180.000 per acquisto 1° casa.
100% valore casa.
Durata massima 30 anni.
Riduzione Tasso.
ARTICOLO 22 - FINANZIAMENTO PER AMPLIAMENTO O
RISTRUTTURAZIONE DELLA CASA DI
ABITAZIONE

Elevare limite individuale a 75.000 euro.
Fermo restando quanto stabilito dall’art. 22 possibilità di richiesta di
finanziamento anche nei primi cinque anni fino concorrenza massima
individuale (vedi art. 21).
ARTICOLO 24 - PRESTITI
24.A. – Prestiti personali.
Elevare stanziamento impresa a 300.000 euro per anno.
Elevare importo massimo individuale a 10.000 euro.
Riduzione Tasso.
24.B.1 – Prestiti per acquisto di autovettura o motociclo per i dipendenti
addetti allo svolgimento di attività interne.
Elevare stanziamento impresa a 250.000 euro per anno.
Elevare importo massimo individuale a 20.000 euro.
Riduzione Tasso.
24.B.2 – Prestiti per acquisto di autovettura o motociclo per i dipendenti
addetti allo svolgimento di attività esterne.
Elevare importo massimo individuale a 25.000 euro.
Prestito a tasso zero.
24.B.3 – Prestiti per acquisto di autovettura o motociclo per i dipendenti
inquadrati nell’Area Professionale A) – sez. A).
Elevare importo massimo individuale a 25.000 euro.
Prestito a tasso zero.
24.C. – Prestiti per (documentati) gravi o straordinari motivi.
Elevare importo massimo individuale a 20.000 euro.
ARTICOLO 25 - LOCAZIONE ALLOGGI AI DIPENDENTI
Richiesta inserimento di nuovi stabili anche di Gruppo.
Adeguamento agevolazioni sui canoni di locazione dipendenti.
Regolamentazione per il personale in quiescenza.
ARTICOLO 26 - PREVIDENZA INTEGRATIVA
Elevare al 6,00% il contributo a carico della Società.
ARTICOLO 27 - FORME PREVIDENZIALI
27.A. – Copertura assicurativa collettiva per gli infortuni professionali ed
extraprofessionali.
7 volte la retribuzione annua lorda.
27.B. – Copertura assicurativa collettiva per il “caso-morte”.
Elevare il capitale assicurato a 150.000 euro.
Elevare a 40.000 euro la quota per ciascun familiare a carico e
a 80.000 euro per ogni figlio minore e senza limiti di età per
figlio disabile (ex legge 104/92).
Capitale massimo complessivo 300.000 euro.
27.C. – Copertura assicurativa collettiva per l’invalidità permanente da
malattia.
7 volte la retribuzione annua lorda.
Polizza Individuale volontaria - I.P.M.
Riduzione della franchigia a 15 punti, ed elevazione del
capitale assicurato a 150.000 euro.
ARTICOLO 28 – COPERTURE ASSICURATIVE INDIVIDUALI
ALLEGATO – Condizioni miglior clientela - Tariffe per contratti
assicurativi
No scoperto.
No franchigia.
Sconto 70% per qualsiasi tipo di polizza.
No sette anni vetustà auto.
ARTICOLO 29 – COPERTURA SANITARIA PER IL PERSONALE
AMMINISTRATIVO INQUADRATO NELLA
AREE PROFESSIONALI A SEZ. B), B–C–D-E
E PERSONALE DI CUI ALLA PARTE
SECONDA DEL C.C.N.L. 17/09/2007
ALLEGATO N. 7 - COPERTURA SANITARIA (1 / 6 livello)
RICOVERI ED INTERVENTI CHIRURGICI AMBULATORIALI
· Terapie relative a malattie oncologiche, ivi incluse protesi
Elevare a 300.000 euro
· Ricoveri di medicina e chirurgia
Elevare a 85.000 euro
· Malattie gravi o intervento di alta chirurgia
Elevare a 350.000 euro
· Inserire assistenza domiciliare per malattia terminale
· Interventi ambulatoriali che non comportino il ricovero
Elevare a 35.000 euro
PRESTAZIONI GARANTITE
a) Elevare a 3.500 euro sostituzione apparecchi terapeutici e
protesi.
b) Dialisi: No limite di 30 applicazioni.
d) Rimborso totale per trasporto con ambulanza o mezzi di
trasporto diversi ed elevare importo a 85.000 euro senza
scoperto.
e) Elevare a 120 i giorni precedenti per il rimborso relativo alle
spese sostenute per terapie varie sanitarie e visite specialistiche,
accertamenti diagnostici e trattamenti specialistici con
l’inserimento dei farmaci post ricovero, senza scoperto.
h) elevare a 200 euro indennità giornaliera per ricovero.
i) elevare importo a 3.500 euro per rimborso spese parto naturale.
Inserire “Pacchetto Mamma”: Esami prenatali;
Amniocentesi e Villocentesi.
SPESE ODONTOIATRICHE
Elevare a 3.800 euro importo per ogni Assicurato dipendente.
Elevare a 600 euro importo per familiare.
No scoperto.
Elevare a 6.000 euro le spese implantologiche.
SPESE SPECIALISTICHE
NO SCOPERTO
Elevare a 6.000 euro importo per protesi oculari, ortopediche, acustiche e
simili, plantari – affitto o noleggio apparecchiature medicali.
Elevare a 2.800 euro importo per spese per terapie di medicina varia.
Elevare a 2.800 euro importo per spese per visite specialistiche
accertamenti diagnostici e di laboratorio.
Elevare a 600 euro le spese sostenute per l’acquisto di lenti correttive da
vista.
Elevare a 700 euro importo per check up, senza scoperto, per i dipendenti
che abbiano superato il 40° anno di età, con cadenz a biennale.
Aggiungere nella Medicina preventiva anche la relativa visita medica
specialistica.
COPERTURA SANITARIA
Estensione della polizza per ulteriori due anni dalla data di cessazione al
personale cessato dal servizio per aver conseguito il diritto alla pensione
di vecchiaia, anzianità o invalidità a carico dell’INPS.
Polizza Malattia Pensionati
Adeguamento e miglioramento condizioni contrattuali copertura sanitaria.
ARTICOLO 30 – COPERTURA SANITARIA PER IL PERSONALE
INQUADRATO NELL’ AREA
PROFESSIONALE A SEZ. A) – FUNZIONARI
ALLEGATO N. 8 - COPERTURA SANITARIA (7 livello)

RICOVERI ED INTERVENTI CHIRURGICI AMBULATORIALI
· Terapie relative a malattie oncologiche, ivi incluse protesi
Elevare a 300.000 euro
· Ricoveri di medicina e chirurgia interventi ambulatoriali che non comportino
il ricovero
Elevare a 200.000 euro
· Malattie gravi o intervento di alta chirurgia
Elevare a 470.000 euro
· Inserire assistenza domiciliare per malattia terminale
PRESTAZIONI GARANTITE
a) Elevare a 3.500 euro sostituzione apparecchi terapeutici e protesi.
b) Dialisi: No limite di 30 applicazioni.
d) Rimborso totale per trasporto con ambulanza o mezzi di
trasporto diversi ed elevare importo a 200.000 euro senza scoperto.
e) Elevare a 120 i giorni precedenti per il rimborso relativo alle spese
sostenute per terapie varie sanitarie e visite specialistiche,
accertamenti diagnostici e trattamenti specialistici con
l’inserimento dei farmaci post ricovero, senza scoperto.
h) elevare a 200 euro indennità giornaliera per ricovero.
i) elevare importo a 3.500 euro per rimborso spese parto naturale.
Inserire “Pacchetto Mamma”: Esami prenatali;
Amniocentesi e Villocentesi.
SPESE ODONTOIATRICHE
Elevare a 6.250 euro importo per ogni Assicurato dipendente.
Elevare a 1.000 euro importo per familiare.
No scoperto.
Elevare a 6.000 euro le spese implantologiche.
SPESE SPECIALISTICHE
NO SCOPERTO
Elevare a 6.000 euro importo per protesi oculari, ortopediche, acustiche e
simili, plantari – affitto o noleggio apparecchiature medicali.
Elevare a 2.800 euro importo per spese per terapie di medicina varia.
Elevare a 2.800 euro importo per spese per visite specialistiche
accertamenti diagnostici e di laboratorio.
Elevare a 600 euro le spese sostenute per l’acquisto di lenti correttive da
vista.
Elevare a 700 euro importo per check up, senza scoperto.
Aggiungere nella Medicina preventiva anche la relativa visita medica
specialistica.
Elevare a 3.500 euro extraospedaliere come da C.C.N.L. e integrare come
C.C.N.L.
COPERTURA SANITARIA
Estensione della polizza per ulteriori quattro anni dalla data di cessazione
al personale cessato dal servizio per aver conseguito il diritto alla
pensione di vecchiaia, anzianità o invalidità a carico dell’INPS.
Polizza Malattia Pensionati
Adeguamento e miglioramento condizioni contrattuali copertura sanitaria.
ARTICOLO 31 - PREMI AZIENDALI COLLETTIVI
31.A. – Premio di “produttività” - (PAP).
Elevare a 5.830 euro per 4° livello 7 classe, riparametrato come da
seguente tabella:
Tabella PAP















31.B. - Premio di “redditività” – (PAR).
Fermo restando il minimo garantito, si richiede di elevare il coefficiente da
calcolare sull’utile di Bilancio a 0,075 per mille, ed elevare al 4° livello 7
classe il minimo garantito a 1.000 euro e il massimo a 2.500 euro
riparametrati come da seguenti tabelle:
Tabella PAR minimo garantito















Tabella PAR massimo














Consolidamento annuale del 20%.
ARTICOLO 32 - BUONO PASTO
Elevare a 7,50 euro.
ARTICOLO 35 – DECORRENZA E DURATA
Dal 01 Gennaio 2008 al 31 Dicembre 2011
Rimangono invariati gli articoli non espressamente richiamati.

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