a Peppino Impastato e Santo De Luca

venerdì 20 agosto 2010

GLI ARTICOLI DELLA DOTT. REBECCA ROSSI

Alleghiamo due interessanti articoli sul tema assicurazioni, della Dott.Rebecca Rossi figlia della collega ed amica Marta Tartari dell'ufficio di P.L. Globale Fabbricati di Bologna.

Assemblea ANIA 2010 - RC Auto:

da ago della bilancia a tallone d’achille, salvo una forte e coordinata azione antifrode
Due sono i punti fermi evidenziati e ribaditi nel corso dell’Assemblea ANIA 2010: la rilevanza del ramo Rc auto come fattore determinante nell’andamento dei bilanci delle compagnie assicurative, l’urgenza di porre rimedio all’anomalia italiana in questo settore che, come ha avvertito il Presidente dell’ISVAP Giancarlo Giannini, “rischia di divenire il tallone d’Achille del sistema”.
Per definire gli interventi utili a un sano ritorno alla redditività dell’industria assicurativa e a un’azione forte e coordinata contro frodi e speculazioni, non si può prescindere da alcune considerazioni.
Secondo la relazione del Presidente dell’ANIA Fabio Cerchiai, i costi sostenuti dalle imprese assicuratrici in Italia e il numero di feriti risarciti ogni anno, sono i più alti d’Europa.
Da un confronto con la Francia, per esempio, risulta che la frequenza dei sinistri è del 4,4%, la metà di quella italiana. Se la differenza dipendesse dalla migliore qualità delle strade o dalla maggiore prudenza dei guidatori, sarebbe di molto inferiore anche il numero dei decessi causati da incidenti stradali, che, invece, nel 2008 è stato di 4.275, contro 4.731 in Italia.
Le ragioni sono, allora, da ricercare altrove: una legislazione che permette di considerare permanenti alcune microinvalidità (spesso dovute al cosiddetto “colpo di frusta”), che nel resto d’Europa non sono considerate tali; l’elevato peso dei sinistri con lesioni, la valutazione giurisprudenziale dei risarcimenti, l’assenza di un’agenzia antifrode.
A tal proposito, nel pomeriggio successivo all’Assemblea, Giannini, in audizione presso la Commissione Finanze della Camera, ha confermato la piena disponibilità dell’Autorità sul progetto, sollecitando, però, anche il potenziamento dell’utilizzo della rinnovata banca dati sinistri dell’ISVAP, che entro l’anno può consentire un’identificazione più rapida dei sinistri sospetti.
Un’altra questione da affrontare è il presidio delle strutture liquidative. Nelle regioni del Sud, dove risulta maggiormente necessaria un’azione di contrasto a fenomeni fraudolenti, si registrano scoperture preoccupanti nell’assistenza ai consumatori, dovute alla chiusura del 30% delle agenzie negli ultimi 5 anni. “Il carico abnorme di sinistri pro-capite”, ha detto Giannini, “rischia di comportare liquidazioni eccessivamente disinvolte, ovvero, per i sinistri più complessi, un contenzioso infinito, spesso con esiti disastrosi a distanza di anni”. A testimonianza di queste carenze, basti considerare l’aumento del numero dei reclami e delle sanzioni, che nel 2009 ha raggiunto la cifra record di 60 milioni.
Una “rivisitazione organica” del sistema bonus-malus, fondato su un quadro normativo diverso e ormai inattuale e anacronistico, è un’altra delle proposte avanzate da Giannini, piuttosto che l’eliminazione delle recenti modifiche normative, prospettata da Cerchiai. A tale scopo, il Presidente dell’ISVAP ha promosso la costituzione di un tavolo fra Ministero, Autorità, ANIA e consumatori per la definizione coordinata di uno strumento più agile ed efficace.

Assemblea ANIA 2010 - Assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali:

andare avanti, non per business, ma per investire in responsabilita’
“Non si è andati avanti”. È il giudizio del Presidente dell’ISVAP Giancarlo Giannini sul tema delle catastrofi naturali. E continua: “lo stesso gruppo ANIA-ISVAP, che aveva iniziato a lavorare a fine 2009, langue; ribadisco in questa sede la piena disponibilità dell’Autorità”.
Esattamente un giorno dopo gli scontri avvenuti durante la manifestazione a Roma dei terremotati aquilani che chiedono la sospensione delle tasse, il sostegno all'economia e all’occupazione nelle zone colpite, uno dei temi caldi dell’assemblea nazionale 2010 dell’ANIA, è stato proprio la necessità di introdurre in Italia un’assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali.
Esiste in Francia, dove il sistema si basa su una partnership tra pubblico e privato, in cui allo Stato spetta il ruolo di riassicuratore e garante di ultima istanza. Ed è prevista per legge, con diverse accezioni, anche in Gran Bretagna, Austria, Germania, Spagna, Svizzera, Olanda, Stati Uniti e Romania. L’Italia, che è uno dei Paesi europei a più elevato rischio di catastrofi ambientali, è invece uno dei pochissimi Paesi industrializzati al mondo in cui il costo dei danni provocati da tali eventi è ancora totalmente a carico dello Stato.
Lo stesso Presidente dell’ANIA Fabio Cerchiai, nella sua relazione, ha ribadito che: “le Istituzioni e gli operatori del mercato devono adoperarsi affinché i cittadini siano sempre più consapevoli che lo Stato, anche a causa del progressivo allungamento della durata della vita umana, non può provvedere a tutto nel campo della previdenza, della sanità, della non autosufficienza”.
A rappresentare il Governo, era prevista la presenza del Premier Silvio Berlusconi, Ministro ad interim alle Attività Produttive. È intervenuto in sua vece il Ministro della PA e Innovazione Renato Brunetta, che ha annunciato l’impegno a introdurre tale obbligo assicurativo “entro la fine della legislatura” e che ha contestualmente individuato un possibile slogan per giustificare e promuovere questo provvedimento: “non un business, ma un’occasione di investire in responsabilità”.

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