a Peppino Impastato e Santo De Luca

lunedì 23 agosto 2010

«Invalidi, troppi pass falsi»

Accertamenti della polizia locale sui permessi. Solo un documento scaduto su 5 restituito.
Ogni tre giorni trovato un automobilista con il tagliando fuorilegge. De Corato: basta irregolarità accertamenti della polizia locale sui permessi. Solo un documento scaduto su 5 restituito

«Invalidi, troppi pass falsi»
Ogni tre giorni trovato un automobilista con il tagliando fuorilegge. De Corato: basta irregolarità
Pass scaduti e mai restituiti. Tagliandi fotocopiati, taroccati. Permessi sfruttati per posteggiare gratis, scapolare Ecopass, sfruttare le corsie riservate, evitare gli ingorghi e fare la spesa, ma da chi disabile non è: mentre la zia, la nonna o l'invalido sono a casa, neppure complici, semplici prestanomi. Parenti furbetti: storpiano i diritti in privilegi.
Dal 2008 a oggi, in due anni di controlli, i vigili urbani hanno ritirato 236 contrassegni (194 utilizzati «impropriamente» e 42 falsificati). Semplificando, hanno scoperto una truffa al volante ogni 3-4 giorni, e chissà quante ne avranno perse. «Sono numeri importanti e sospetti», osserva il vicesindaco Riccardo De Corato: «Nell'ultimo periodo ho firmato anche 30 contrassegni a settimana, forse troppi...». Così, s'è preso una pausa «cautelativa», ha scritto al comandante della polizia municipale, Tullio Mastrangelo, e ha ottenuto l'apertura di un'indagine interna: la Squadra investigativa sta setacciando le carte della Commissione per l'handicap e verificando i criteri di assegnazione dei tagliandi per le aree di sosta. «Tra un mese avremo i risultati. Eventuali reati - assicura - saranno segnalati alla Procura».
L'ultimo è di luglio. Un automobilista s'è presentato con il certificato d'invalidità della madre, voleva rinnovare il pass, ha presentato i certificati dell'Asl, ha omesso un solo dettaglio: la donna era appena morta. Si può reclamare un diritto ereditario al parcheggio? No, è stato denunciato. «Il fenomeno è più diffuso di quanto possano dire le cifre ufficiali», attacca Fulvio Santagostini, presidente della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha): «Bisogna investire sui controlli. Ma il problema, diciamolo, è che lo scandalo è stato derubricato a malcostume. Sento dire: "Cosa c'è di male?". Questo: l'assoluta mancanza di senso civico e l'insofferenza per le regole del vivere comune». A Santagostini è stato concesso un posto auto sotto casa, in zona Navigli: «È sempre occupato, ormai evito di uscire in macchina».
Falsi invalidi e furbetti del tesserino. Sono tra noi e si muove sulle sofferenze degli altri. «Useremo le impronte digitali: stroncheremo gli abusi», annunciò il Comune due anni fa, al termine di un incontro con le associazioni dei disabili: «Lettori digitali installati sulle vetture, collegati al sistema Ecopass e alle telecamere delle corsie riservate, segnaleranno la presenza del disabile a bordo». Da segnalare, oggi, c'è solo che la sperimentazione non è mai partita e che il tavolo sulle «utenze deboli» non è più stato riconvocato. Peggio: l'estate scorsa 15 vigili sono stati denunciati dai loro colleghi perché smerciavano permessi contraffatti. Solo malcostume?
Sono oltre 22 mila i pass rilasciati dal 2002 a oggi. Vengono assegnati per invalidità permanente (durano 5 anni, rinnovabili) e temporanea (a termine). Il Comune, alla scadenza, scrive alle famiglie e ne sollecita la riconsegna: «Ma i tagliandi restituiti non superano il 20 per cento», si sbilanciano i sindacati dei vigili. Quattro su cinque restano in circolazione. Li usano parenti e amici. Passano di auto in auto. Alcuni finiscono davanti ai supermercati e nei parcheggi delle discoteche, il sabato sera. Parecchio sbiaditi dall'uso.

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