Bankitalia: in due mesi -1,4 miliardi. Il Tesoro: pesa la crisi, ora la ripresa
ROMA
Debito pubblico in crescita e entrate tributarie in calo: i dati sulla situazione delle finanze pubbliche a febbraio sono stati diffusi oggi sia dalla Banca d’Italia che dal ministero dell’Economia. Il Tesoro sottolinea che il segno meno per le entrate è legato ancora a contraccolpi, su alcune particolari imposte, della crisi «dell’anno passato» mentre l’attuale congiuntura economica «sembra orientata positivamente».
A far sperare nella ripresa è il lieve aumento del gettito Iva, l’imposta che più rapidamente risente del ciclo economico (+0,8% nel primo bimestre dell’anno) ma soprattutto l’aumento degli incassi delle imposte legate alle transazioni (+3,4%) e le imposte su produzione, consumi, dogane e monopoli (+2,0%). Secondo i dati di Bankitalia, che misura le entrate secondo il criterio della cassa, a gennaio-febbraio il gettito è stato pari a 53,479 miliardi di euro, in calo del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2009. Meno pesante il calo invece se si guarda ai dati diffusi dal ministero dell’Economia che misura le entrate con il metodo della competenza giuridica: -1,4% a quota 56,279 miliardi.
Il divario tra i calcoli dei due istituti è più evidente se si considera la differenza, tra il primo bimestre del 2010 con il primo bimestre del 2009, in valore assoluto: in due mesi il gettito fiscale ha lasciato sul terreno 1,4 miliardi di euro, secondo i dati della Banca d’Italia, e 809 milioni secondo quelli del ministero dell’Economia e Finanze. A gennaio-febbraio risulta positivo l’andamento dell’Ire, l’imposta sul reddito comunemente ancora chiamata Irpef, grazie ai rinnovi contrattuali per i lavoratori del pubblico impiego registrati nel corso del 2009. Sul fronte delle imprese si registra invece un calo del gettito per l’Ires (imposta sul reddito delle società) pari al 7,3% mentre aumenta leggermente l’Irap (+0,6%) che porta nelle casse in soli due mesi oltre 2 miliardi di euro.
Risultati postivi nella lotta all’evasione fiscale. Nel periodo gennaio-febbraio 2010 gli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo hanno registrato un incremento del 39,6%. Infine il debito: sale ancora a febbraio e si attesta a quota 1.795,066 miliardi di euro, conto i 1,788,134 di gennaio. L’indicazione arriva dai dati della Banca d’Italia dai quali emerge che il debito aumenta per il secondo mese consecutivo e sfiora il record assoluto che era stato toccato a ottobre 2009, quando aveva raggiunto quota 1.802,179 miliardi di euro. Da ricordare che il dato diffuso oggi dalla Banca d’Italia è il debito in valore assoluto e non è dunque il dato valido ai fini del Patto di Stablità europeo che invece considera il debito in rapporto al prodotto interno lordo. Il debito pubblico italiano a febbraio risulta in crescita dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 5% rispetto a febbraio 2009.
a Peppino Impastato e Santo De Luca
mercoledì 14 aprile 2010
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