a Peppino Impastato e Santo De Luca

giovedì 17 aprile 2008

Esplosione in fabbrica, due operai morti

Incidente in una ditta a Cornate D'Adda. Le vittime,un italiano e uno straniero, pulivano un macchinario
MILANO - Due operai sono morti e altri due sono rimasti feriti nell'esplosione, probabilmente di un macchinario, dentro una fabbrica di materiale plastico a Cornate D'Adda, a una trentina di chilometri da Milano. Si tratta della ditta Masterplast. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, l'esplosione è avvenuta intorno alle 17, quando nella fabbrica erano presenti circa dieci persone.
LE VITTIME - Si chiamano Raimondo Casati, 47 anni, residente a Vimercate (Milano) dove conviveva, senza avere figli, e Moussa Compaore, cittadino del Burkina Faso, 28 anni, che invece era sposato, aveva un bambino e risiedeva a Casatenovo (Como). Da molti anni l'uomo era regolarmente in Italia. I due feriti sono figli del titolare della ditta. Le loro condizioni non sarebbero gravi: uno è stato ricoverato all'ospedale di Monza e l'altro in quello di Vimercate. Anche il padre, in stato di choc, è stato portato in ospedale.
PULIZIA - I due dipendenti sono rimasti vittime dello scoppio di un macchinario per la lavorazione della plastica, un estrusore, il cui malfunzionamento era già stato segnalato dai dipendenti occupati nel turno mattutino. L'esplosione della macchina ha colpito in pieno i due uomini, rimasti travolti da una pioggia di bulloni e pezzi dello stesso macchinario. Le due vittime probabilmente lo stavano pulendo. L'esplosione potrebbe essere stata causata dai vapori del prodotto utilizzato per pulire, a contatto con la sostanza plastica.
IL DOLORE - All'interno della fabbrica, dopo l'incidente, c'era anche la moglie del dipendente del Burkina Faso. La donna era giunta sul luogo dell'esplosione in lacrime e lanciando urla strazianti. Vestita in maniera tradizionale africana con una tunica blu e azzurra, teneva in braccio il figlio che, poi, è stato portato via da una vicina. È uscito da una porta laterale, accompagnato da un uomo della sicurezza della Masterplast, un giovane di colore, probabilmente parente della vittima o della moglie.
MINISTERO - Giovanni Battafarano, capo della segreteria tecnica del ministero del Lavoro, scrive in una nota che «il grave incidente suscita in noi grande dolore e richiama tutti a una piena e rigorosa attuazione delle leggi vigenti in materia di prevenzione, controllo, sanzione delle pratiche non rispettate delle tutele e dignità del lavoro».

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