a Peppino Impastato e Santo De Luca

mercoledì 23 aprile 2008

Giornata tragica sul lavoro: sei vittime

A Frosinone un operaio cade da otto metri, nel Padovano titolare di una ditta e il fratello folgorati dalla corrente.
FROSINONE - Un'altra giornata tragica, segnata da gravi incidenti sul lavoro: sei le vittime. A Frosinone un operaio di 44 anni, Giulio Agostini di Giuliano di Roma, è morto poco prima delle 8 in un cantiere di Villa Santo Stefano. Stava lavorando, assieme ad altri operai, alla ristrutturazione del tetto di una casa ed è precipitato da un'altezza di oltre otto metri, dopo aver messo un piede in fallo. È stata disposta l'autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni. La vittima era sposata e padre di due figli, di 18 e 14 anni.
«NON È FATALITÀ» - «È scivolato mentre cercava di salire o scendere da una piccola scala di ferro posizionata sull'ultima rampa del ponteggio del cantiere che porta al tetto - spiega il segretario generale Fillea-Cgil, Luciano Piroli -. Quando accadono incidenti del genere non si tratta mai di fatalità, ma di misure di sicurezza disattese. La vittima non aveva alcuna imbragatura». Il cantiere edile è stato posto sotto sequestro giudiziario. C'è stato anche un sopralluogo dell'ispettorato del lavoro.
DUE MORTI A PADOVA - Altra tragedia a Padova, dove due uomini, il titolare di un'azienda di trasporti e suo fratello, sono morti folgorati alla Eurosfusi, azienda di autotrasporti di Schiavonia d'Este (Padova). Le vittime sono Stefano e Diego Trovò. Si sarebbe trattato di una tragica disattenzione: i due hanno alzato il manico in ferro di una lunga scopa fino a toccare i cavi della corrente. Il camion cisterna su cui stavano lavorando e l'area del piazzale esterno in cui è avvenuta la tragedia sono stati posti sotto sequestro. Destino ha voluto che il camion, usato per il trasporto di cemento fosse stato parcheggiato per la pulizia proprio sotto i cavi dell'energia elettrica, con una tensione di 20 kw.
INVESTITO A FERRARA - Un operaio bosniaco di 21 anni - Adis Masinovic, residente nella provincia di Treviso - che lavorava in un cantiere della provincia di Ferrara limitrofo alla ferrovia per la costruzione di un sovrappasso, è morto investito dall'Eurostar 9463 Venezia- Roma vicino alla stazione di Coronella, tra Bologna e Ferrara. L'incidente è avvenuto martedì mattina attorno alle 8: l'uomo, forse al primo giorni di lavoro, con una motosega in mano, era sui binari quando è arrivato il treno. Probabilmente voleva attraversare per andara a tagliare della legna o degli arbusti. Il traffico ferroviario è stato bloccato per un paio d'ore ed è ripreso alle 11.45.
SCHIACCIATO A MONFALCONE - Un altro operaio, il croato Iuko Jerco di 41 anni, è morto nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) poco prima delle 18 di martedì. Sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario. La Fincantieri fa sapere che l'incidente non è avvenuto a bordo o in banchina ma dentro un'officina. Il saldocarpentiere lavorava per una ditta croata che opera per il consorzio Mistral, con sede a Trieste. Alcuni colleghi della vittima, sotto choc, sono stati portati in ospedale. Dopo l'incidente, l'operaio è stato assistito dal presidio medico del cantiere, dai vigili del fuoco e dai sanitari del 118, che hanno cercato di rianimarlo per oltre mezz'ora. Le maestranze hanno proclamato uno sciopero immediatamente dopo la notizia dell'incidente.
FIOM PARTE CIVILE - «Alla fine c'è stato il morto da tempo annunciato - ha commentato Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil -. Le Rsu della Fincantieri hanno denunciato più volte, assumendo anche iniziative di sciopero, la rischiosità del cantiere. Ancora una volta, però, siamo di fronte al fatto che l'incuria e la mancata osservazione delle più elementari norme di sicurezza, unite alla catena degli appalti, producono vittime». La Fiom, aggiunge il sindacalista, «si costituirà parte civile contro la Fincantieri e chiede, ancora una volta, che la strage finisca per l'intervento di tutti coloro che, a tutti i livelli, hanno il potere e la responsabilità di farla cessare». I sindacati Fim Fiom e Uilm hanno proclamato per mercoledì lo sciopero di un'ora in tutti gli stabilimenti del gruppo Fincantieri e di otto ore in quello di Monfalcone. Un portavoce di Fincantieri: «Siamo estremamente addolorati per quanto accaduto malgrado il nostro impegno per la sicurezza e la diminuzione degli eventi infortunistici. Stiamo lavorando per accertare la dinamica dell'incidente». Il ministro Cesare Damiano ha espresso «profondo e sentito dolore ai familiari e colleghi delle vittime», aggiungendo che «bisogna continuare incessantemente la battaglia contro gli infortuni e le morti sul lavoro, mantenendo sempre altissima l'attenzione e l'impegno».
TARANTO, MORTO IN OSPEDALE - In serata è morta in ospedale la sesta vittima di questa tragica giornata: l'albanese Gjoni Arjan, 47 anni, operaio della ditta Pedretti, impresa che lavora in appalto per l'Ilva di Taranto, caduto mentre insieme al caposquadra stava lavorando all'assemblaggio di strutture metalliche su una passerella a 15 metri da terra. Il dipendente aveva riportato gravissimi traumi al torace e alle gambe. Sull'incidente indagano i carabinieri di Taranto.
INCIDENTE ANCHE A LA SPEZIA - Rischia invece di perdere un braccio un operaio 40enne spezzino, dipendente di una ditta privata impegnata in lavori di risistemazione del manto stradale al molo Fornelli del porto di La Spezia. Stava lavorando con una macchina impastatrice di cemento quando è rimasto con un braccio incastrato dentro l'apparecchiatura. È stato soccorso dai colleghi, che hanno chiamato i vigili del fuoco e il 118. L'uomo è stato portato all'ospedale di Savona, specializzato nelle terapie di ricostruzione degli arti superiori. Ad Angri, in provincia di Salerno, un 62enne è caduto dalla sua betoniera in un cantiere edile. Le sue condizioni sono gravi.
GAMBA AMPUTATA A UN AUTISTA - Infine, è stato necessario amputare una gamba a un autista di 45 anni residente in provincia di Bergamo, investito da un muletto nel piazzale di un'azienda di Senna Comasco. L'uomo ha riportato lesioni gravi anche all'altra gamba ed è ricoverato in prognosi riservata. L'autista era appena arrivato nel piazzale della Zetacarton per una consegna, è sceso dall'autocarro e subito dopo è stato investito dal muletto guidato da un dipendente dell'azienda, che probabilmente non si è accorto del pedone.

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